Nel corso di questi anni le risposte che la comunità di San Pietro in Amantea ha ricevuto non sono state di certo poche. Il Municipio è stato reso di fatto “trasparente”, rendendo molto più semplice ed immediato l’accesso agli atti nella consapevolezza che una buona amministrazione non ha nulla da nascondere. I tanti finanziamenti ricevuti, per un importo superiore ai 6 milioni di euro, cambieranno il volto della cittadina per sempre, fornendo una prima chiave di volta per l’inversione dell’andamento demografico che vede i centri collinari pagare dazio rispetto a quelli costieri. Le opere pubbliche già avviate, le riqualificazioni in ambito artistico, come ad esempio la chiesa di San Bartolomeo, sono la testimonianza chiara e diretta che non devono esistere timori reverenziali tra grandi e piccoli comuni, soprattutto quando le risorse umane impiegate in seno all’ente locale sono proiettate al prossimo.
San Pietro in Amantea, caso più unico che raro in Italia, soprattutto in questa fase storica, lancia un guanto di sfida destinato a fare la differenza nella gestione della cosa pubblica. «Agendo di concerto – spiega il sindaco del comune collinare Gioacchino Lorelli – con i dipendenti dell’ente, l’esecutivo è riuscito a generare tutte le condizioni necessarie per il 2021 ad una riduzione delle imposte comunali pari al 50 percento. Un risultato insperato se rapportato ad alcuni anni addietro con il debito alle stelle. Nel corso di questa esperienza amministrativa abbiamo non solo risanato le casse, ma siamo riusciti ad andare incontro alle esigenze ed alle aspettative dei residenti che, dai prossimi mesi in avanti, si vedranno recapitare bollette molto più leggere. Il mio personale auspicio, e da questo punto di vista le possibilità ci sono tutte, è di arrivare ad un taglio ancora più drastico pari al 90 percento. È un impegno che sento di assumere e sul quale mi adopererò per fare che sia presto realtà».

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