Di Martino Ciano (Radio Digiesse)

Dopo l’inaugurazione dell’estate scorsa in pompa magna organizzata dal Sindaco Mele, alla presenza dell’allora Presidente della Regione Calabria on. Mario Oliverio e del consigliere regionale on. Giuseppe Aieta, per la riapertura del sentiero naturalistico dell’Arcomagno, un sito di straordinaria ed eccezionale bellezza, siamo ritornati al punto di partenza.
Difatti, dopo circa 4 mesi dall’inaugurazione, con ordinanza sindacale n.22 del novembre 2019, da terra e da mare, è stata disposta la totale interdizione del sito perché, a distanza di solo qualche mese, si sono continuati a ripetere continui smottamenti.
Siamo, in sostanza, ritornati alle vecchie ordinanze del 2001 e del 2010, nonostante siano stati spesi 380.000 euro.
La situazione per il Comune di San Nicola Arcella diventa ancora più grave e complicata, perché risulta che le aree interessate dal sentiero e dalla messa in sicurezza siano state espropriate e siano perciò oggi diventate proprietà comunale.
Occorre perciò vigilare ed adottare tutte le misure necessarie per evitare rischi per l’incolumità delle persone.
È veramente un peccato che un sito ormai noto in tutto il mondo, che la Regione Calabria continua a pubblicizzare per far conoscere le sue bellezze naturalistiche, non possa essere visitato, nonostante gli interventi realizzati.
Sarebbe necessario un ulteriore intervento, questa volta però da realizzare in modo completamente diverso rispetto a prima, perché il vero problema non è realizzare una staccionata in legno e ripristinare dei gradini in pietra, ma mettere in sicurezza il percorso e la grotta, per evitare che gli smottamento ed i distacchi rocciosi possano recare danno alle persone e vanificare gli interventi realizzati, con spreco di denaro pubblico.