Le macchine indicate con la freccia gialla (foto 1) che quasi certamente sono di persone che stanno facendo il bagno su quel che resta della vicina spiaggia libera, rischiano di essere multate perché lì non si potrebbe parcheggiare.
Sullo stesso posto fino a due anni fa e per molti anni indietro vi era questo parcheggio coperto abusivo (Foto 2) che pare nessuno ha mai visto e che pare addirittura nemmeno si sappia chi lo abbia realizzato. Ora sullo stesso posto si rischia di essere multati.

Queste sono le cose strane di questa realtà. E del resto quando si arriva a sbarrare abusivamente per molti anni una strada pubblica quella che costeggia la spiaggia Tufo Arcomagno e l’accesso al demanio e pare che anche in questo caso nessuno sappia chi sia stato, che cosa c’è da aggiungere: datevi una risposta!
Se vuoi dunque utilizzare la Spiaggia Libera su questa parte di costa di Calabria in quei due o tre spazi dove puoi fermarti con la macchina su un terreno tra l’altro accidentato e al sole , rischi una multa salata, mentre in tutti gli altri spazi a ridosso della spiaggia libera non puoi proprio fermarti con la macchina perché sei impedito da cumuli di sabbia che nessuno sa chi li ha messi e che nessuno intende rimuovere o dalla vegetazione lasciata incolta o da accessi angusti. Per contro tutti i lidi, giustamente, hanno uno spazio organizzato e ben delimitato destinato al parcheggio delle auto dei clienti.


Perché questo trattamento differenziato? Come può il cittadino utilizzare la spiaggia libera se non gli è consentito di avere un parcheggio su questo tratto di costa raggiungibile solo con la macchina?
È perfettamente inutile aver prescritto dei passaggi aperti nella delimitazione degli stabilimenti balneari per accedere alla cosiddetta spiaggia libera, quando poi non puoi parcheggiare in nessun posto, a meno che , non lo fai a pagamento in un lido, se non già impegnato dalla propria clientela come quasi sempre avviene. Insomma, gira e rigira devi mettere mano al portafoglio per farti un bagno ed usufruire di un bene pubblico quale la spiaggia e il mare: o paghi una multa o il parcheggio privato, perché di parcheggi pubblici gratuiti non vi è l’ombra.


Questa è l’attenzione che un paese Bandiera blu riserva agli utenti delle spiagge libere.
In altre realtà non è così, non è così in vari comuni della costa.
A San Nicola Arcella, nel tratto Tufo Arcomagno sembra proprio che l’utilizzo della spiaggia libera venga scoraggiato dalla situazione di fatto e francamente ciò non ci piace per niente, diremmo che non è affatto una “spiaggia democratica”.

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