“Inaccettabile” Il segretario del Partito Democratico di San Lucido definisce in questo modo l’ordinanza n.30/2020 del
Comune di Cetraro tacciando di “barbarie civile” quella parte dell’ordinanza in cui il sindaco ordina ai propri cittadini di porsi in quarantena se hanno “frequentato per motivi di lavoro San Lucido o abbiano
avuto contatti con soggetti positivi dello stesso comune (come se esistesse un elenco affisso all’albo pretorio comunale)”.
“La parte dell’ordinanza che riguarda San Lucido e i suoi cittadini è quantomeno irrispettosa e lascia sgomenti e senza parole per l’inqualificabile atteggiamento che il sindaco di Cetraro ha posto in essere con la sua ordinanza” Continua la nota dei Dem
“Nel momento in cui tutti i comuni stanno cercando di ripartire con cautela ed attenzione, il sindaco Aita ha deliberatamente assunto un atto discriminatorio nei confronti di una intera comunità; una comunità che è stata colpita da un contagio ne più e ne meno di quello che è avvenuto nel resto d’Italia e del mondo, il virus non ha fatto scelte, ha colpito chiunque e ovunque, anche il comune di Cetraro ne è vittima.
Tacciare genericamente di positività al virus una intera comunità è un atto di assoluta irresponsabilità che non dovrebbe far parte del bagaglio amministrativo di un sindaco.
Il Partito Democratico di San Lucido chiede a Lei, prof. Aita nella sua qualità di sindaco di Cetraro, di rimuovere la parte dell’ordinanza nr 30 / 2020 inerente San Lucido che riteniamo sia oltraggiosa, irrispettosa e discriminatoria.
Chiederemo inoltre – Come Partito Democratico- al commissario prefettizio del comune di San Lucido, dott. Micucci, di inoltrare una nota ufficiale a tutela del nome e dell’immagine della Città di San Lucido”
Partito Democratico San Lucido