“La storia ci porta ad affrontare quella che è la realtà dei fatti, ovvero il fallimento di un’amministrazione comunale che era sostenuta da una maggioranza messa insieme solo ed esclusivamente per battere il nostro progetto politico. Una maggioranza implosa al proprio interno, tra mille contraddizioni, polemiche ed accuse reciproche, che ci hanno portato ad intraprendere un percorso autonomo e coerente rispetto agli ideali ed ai valori che, con orgoglio, incarniamo. Perché San Lucido non ha bisogno di odio, di comandanti solitari e di gente che entra in Comune solo per tutelare i propri interessi. San Lucido ha bisogno di un’Amministrazione aperta, inclusiva, partecipata, che sia punto di riferimento per la tutela della pace sociale e per la difesa dei diritti di ogni singolo cittadino”. Caterina Bruno e la sua lista “Cambiare si può” chiudono la propria campagna elettorale accendendo i riflettori “sul fallimento dell’Amministrazione De Tommaso” e “sul clima esasperato che si è creato dalla divisione dei due gruppi dell’ex maggioranza”.
“Chi oggi sta sui palchi, a scambiarsi accuse anche pesanti, fino a qualche mese fa festeggiava, mano nella mano, per la vittoria elettorale e per la conquista del Municipio. Una gioia durata pochi mesi, trasformatasi in odio e rancore. Ed oggi, gli stessi personaggi sono sempre lì, chi da un lato e chi dall’altro, ad offrire lezioni di morale ai quattro venti, come se nulla fosse successo. Come se il nostro popolo avesse i paraocchi, dimenticandosi ciò che è accaduto dal 2021 ad oggi. Purtroppo per loro, la politica, quella vera, si basa anche sulla coerenza e tiene conto di quel che si è seminato. E chi semina vento, si sa, raccoglie solo tempesta” – si legge nella nota di “Cambiare si può”, che prosegue: “Durante questi mesi ci siamo confrontati con tutta la nostra cittadinanza. Abbiamo parlato di idee, di progetti e della nostra visione per il futuro prossimo e l’abbiamo fatto consapevoli di quel che sappiamo fare e delle energie e competenze presenti all’interno della nostra squadra. Mai abbiamo ceduto alle provocazioni, che pure sono arrivate dai palchi degli avversari. Abbiamo preferito confrontarci e parlarci, perché la politica non può essere solo odio e macchina del fango. Assolutamente no. E chi è portatore di divisioni sociali deve essere arginato, perché è arrivato il momento, per la nostra comunità, di riprendersi in mano il futuro e, con coraggio, di rimettersi in cammino, con passione ed amore. Tutti uniti verso un unico obiettivo e tutti insieme, perché cambiare si può ed ora tocca a noi dimostrarlo”.
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