Solo fuffa, slogan vuoti e propaganda in merito al punto nascita di Cetraro.
Osservando le fasi iniziali di una campagna elettorale regionale probabilmente lunga, non possiamo non rilevare come si affinino da subito le armi della propaganda per prendere in giro i cittadini dell’Alto Tirreno. A questi ultimi vorremmo fare presente che un Centro nascita per essere un servizio efficiente, capace di fornire prestazioni qualificate che assistano i neonati e le partorienti, deve avere una ginecologia con relativo primario, neonatologia qualificati nella rianimazione neonatale, una pediatria completa con posti dedicati ai neonati.
Sottoscriviamo pienamente la presa di posizione del presidente della Società italiana di Pediatria, Domenico Minasi, è arrivato il momento che la politica regionale pensi al futuro dei bambini calabresi e dovrà farlo subito, non c’è più tempo. Le recenti vicende che hanno interessato l’Unità Operativa di Pediatria di Cetraro che rischia un ulteriore ridimensionamento in seguito ad un inadeguato ordine di servizio disposto dal Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza, riportano alla ribalta l’annoso problema della mancanza di un piano organizzativo regionale finalizzato a migliorare l’assistenza sanitaria nell’area pediatrica e neonatologica ospedaliera in Calabria.
Purtroppo ad oggi non basta dire, come fa il consigliere Antonio De Caprio, che sono state indette le procedure dei lavori di ristrutturazione per annunciare che avremo un punto nascita completo e qualificato. Attualmente la ginecologia non ha un primario e i pediatri vengono utilizzati per i turni a Corigliano. Non esiste centro trasfusionale con una relativa emoteca. Tutti questi sono gli elementi imprescindibili per un Centro nascita efficiente e sicuro. Consta, invece, che l’azienda territoriale si stia muovendo in senso contrario.
Di cosa vogliamo parlare allora? Come al solito di fuffa, slogan vuoti e propaganda a danno dei cittadini calabresi.
Coordinamento Forum Sanità