L’incontro avuto giovedì sera tra circa trenta associazioni, nove sindaci del comprensorio e i principali gruppi politici di Amantea ha prodotto i primi importanti risultati.
La delegazione che si è formata alla fine della riunione si è messa a lavorare per ottenere subito un incontro con le istituzioni competenti, Prefettura Regione e Asp.
Incontro che si è tenuto nel pomeriggio stesso di ieri presso la sede dell’Asp di Cosenza, tra cinque elementi della nostra delegazione e i vertici delle istituzioni interessate, tranne la Prefettura. Erano presenti il dottor Mario Marino, direttore del Dipartimento di Prevenzione Asp Cosenza, il dottor Antonio Belcastro, responsabile emergenza Covid della Regione Calabria, e il Commissario Prefettizio del Comune di Amantea Vito Turco, insieme ai funzionari dott.ssa Zagordo e dottor Caruso.

Ringraziamo i presenti per la celerità nell’averci ricevuto e per la disponibilità nell’accogliere le nostre preoccupazioni e le nostre proposte.

La discussione si è concentrata sugli immigrati positivi che di trovano nelle private abitazioni, 10 a Campora e 5 ad Amantea, in condizioni di carenze igieniche e di affollamento, con il rischio di facile propagazione del contagio. Per cui la priorità è stata quella di individuare subito una struttura, ad Amantea o nel comprensorio, dove ospitare in quarantena i positivi offrendo loro le cure e i servizi necessari, concentrando in un unico luogo i positivi separandoli così dai negativi.
Sui Cas possiamo solo dire che già 20 persone positive sono state spostate su navi messe a disposizione dal Ministero dell’Interno e nelle prossime ore altre persone verranno trasferite allo stesso modo, ma sia la regione che la commissione prefettizia hanno sottolineato la loro incompetenza in materia che spetta alla Prefettura, assente ieri all’incontro.
Ciò non ci esime dal chiedere pubblicamente alla prefettura di vigilare sulla gestione dei CAS ad Amantea, che non ci appare rassicurante né per gli ospiti né per i residenti che mai si sono opposti all’accoglienza, purché venga fatta nelle forme opportune, e nel rispetto dei diritti umani e della legge.
Ci è stato detto poi che verranno effettuati nuovi tamponi e che si farà di tutto per evitare che Amantea sia dichiarata Zona Rossa.
Noi, come delegazione, abbiamo offerto tutta la collaborazione perché si trovino soluzioni, e stiamo concretamente lavorando per cercare strutture idonee e disponibili.

Ci riteniamo per ora molto soddisfatti della giornata di lavoro e dei risultati ottenuti e delll’unità che ieri siamo riusciti ad esprimere dimostrando che Amantea riesce, quando vuole, ad essere una comunità.

Associazione “Vivi Amantea”

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