Di Martino Ciano. Fonte: Radio Digiesse

Protestano gli operai della Mia Srl, la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti a Praia a Mare. Stamani, mercoledì 05 giugno, in undici hanno incrociato le braccia per qualche ora, prima di iniziare il quotidiano turno per le vie del paese. La necessità è quella di attirare l’attenzione su una situazione che si sta protraendo da troppo tempo, a causa di “stipendi inadeguati, turni massacranti che si intensificano in alcuni periodi, ferie non godute, mezzi che non funzionano e anche uno scarica barile di responsabilità tra Comune e ditta che è ormai diventato frustrante”. Da qui la decisione di “prendere la situazione di petto”, infatti, sempre per oggi, è previsto un incontro tra gli operai, i vertici della Mia Srl e il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo. Nonostante tutto, intorno alle 08.30, gli operai hanno deciso di lavorare. “Lo facciamo – hanno detto – per senso di responsabilità, perché non vogliamo creare un disservizio. Ma è giusto che tutti sappiano le nostre condizioni di lavoro che, al momento, appaiono poco dignitose”. La protesta è iniziata intorno alle ore 07 di stamani, presso l’autoparco sito in località Laccata. Sul posto il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, che ha compreso le ragioni degli operai. “Purtroppo – ha detto – ci troviamo davanti a una situazione complessa, che abbiamo ereditato e alla quale abbiamo già messo mano. L’obiettivo è che entro settembre sia stilato il nuovo bando per esternalizzare completamente il servizio di raccolta. In questo modo, daremo anche più dignità ai lavoratori. Inoltre, sono in arrivo i nuovi mezzi comunali. Voglio sempre ricordare che, per le amministrazioni pubbliche, ci sono dei tempi tecnici che vanno seguiti con la massima scrupolosità; ci dispiace che questo appaia come uno scarica barile”. Dal canto loro, gli operai sono consci del fatto che il problema è nel rapporto con la Mia Srl, “fatto sta – ci hanno spiegato – che la vicinanza del sindaco per noi è importante, perché il nostro lavoro ha ripercussioni sul decoro di Praia a Mare. La nostra protesta è incentrata sulla necessità di vederci garantiti dei diritti”.

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