PAOLA- Il consigliere comunale della città di Paola, Andrea Signorelli, capogruppo RBC e leader dell’opposizione paolana, anche in occasione dell’ultima seduta di consiglio comunale ha messo in difficoltà la maggioranza della nuova era. Col suo dire deciso e diretto è riuscito infatti a risultare una risorsa importante quale forza di opposizione per far emergere verità a tutela degli interessi di tutti i cittadini paolani. Signorelli non le ha infatti mandate a dire, entrando a gamba tesa su di un cavallo di battaglia della maggioranza: Il Porto Turistico. Queste le sue dichiarazioni: «Se il 2023 lo abbiamo definito come “Annus horribilis” per l’amministrazione Politano, il 2024, con tutte le incertezze che si è portato dietro ha di gran lunga superato, in negatività, l’anno precedente.Basti pensare al fallimento registrato nelle trattative con RFI per il Raddoppio della galleria, dove l’inconsistenza politica di questa amministrazione, arrivando finanche a sostituirsi a deliberati consiliari, ha fatto sì che la conferenza di servizi si chiudesse a danno della cittadinanza paolana. Un errore madornale che verrà pagato a caro prezzo dalle generazioni future che vedranno un intero territorio devastato, senza ottenere alcun beneficio in cambio né in termini di servizi, né in termini di opere compesative.Situazione analoga si sta verificando per il porto di Paola, l’eterno bluff della politica pronto ad esser levato fuori dal cassetto ad ogni campagna elettorale. Intatti, durante l’ultimo consiglio del 27 dicembre scorso, si è ripresentato il solito enigma della dismissione da parte del comune delle proprie quote dalla società “Marina San Francesco S.p.A.”. Il progetto presentato al Cipess per ottenere i fondi è di proprietà di questa stessa impresa di cui il comune ha deliberato la fuoriuscita. Occorre capire quanto sia seria la vicenda perché oltre al danno ci hanno presentato la beffa: per ovviare a questo problema ad inizio anno il comune ha dato incarico ad un legale per dirimere l’eventuale questione circa la proprietà intellettuale del progetto, valutando il potenziale contenzioso in 800.000 euro, cifra tra l’altro non ricompresa nel piano economico per la realizzazione del porto e che, eventualmente, sarà messa a carico dei cittadini paolani. Dunque “se quella società – ha chiosato il capogruppo Andrea Signorelli – è proprietaria del progetto e noi abbiamo chiesto un finanziamento per quel progetto capite bene che l’enigma non è di poco conto perché in ballo ci sono 52 milioni di euro”.Inoltre, come più volte sottolineato dal consigliere Signorelli, il finanziamento Cipess per il porto turistico è legato ad opere immediatamente cantierabili, ovvero a progetti esecutivi già avviati. “Per tale motivo – ha sottolineato il consigliere della RETE durante il suo intervento in aula – non sarà possibile ammettere nessuna novità proveniente dal project financing, nessuna variante e nessuna proposta di modifica del progetto presentato in sede di valutazione Cipess. Per quanto riguarda la tempistica di realizzazione dell’opera, nella convenzione stipulata tra Comune e Regione Calabria in data 10.03.2023, quest’ultima concedeva al Comune, quale termine ultimo per l’avvio dell’opera, il 30 giugno 2025. Tuttavia con Decreto del Comitato Interministeriale della programmazione economica, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 novembre 2023, dunque successivamente alla convenzione sottoscritta tra Comune e Regione, all’art. 1.4 espressamente si legge: “Gli interventi finanziati con le risorse della programmazione FSC 2021-2027, assegnate in favore delle regioni e delle provincie autonome con la citata delibera CIPESS n. 79 del 2021, devono assumere le obbligazioni giuridicamente vincolanti (OGV) entro il 31 dicembre 2024, superato il quale le assegnazioni si intendono revocate automaticamente”.Nell’allegato 3 della Delibera CIPESS n. 79 /2021 è ricompreso, per l’appunto, l’intervento “Lavori di realizzazione del porto Turistico di Paola – Marina di San Francesco di Paola” per un importo complessivo riconosciuto pari ad euro 20.067.771,71, a questi fondi, a valere sulle risorse FSC 2021-2027, dovranno aggiungersi altri 32 milioni di capitale privato.Pare ovvio che questo Decreto essendo di rango superiore e di data successiva, prevalga sulla convenzione firmata con la regione, fissando il 31 dicembre 2024 quale termine ultimo per l’avvio del cantiere, circostanza per la quale l’amministrazione Politano si sarebbe dovuta attivare per tempo con un bando di dimensione europea e con una pubblicazione di almeno 90 giorni per individuare l’impresa. A tal proposito sarebbe anche utile conoscere la documentazione presentata a settembre al Consiglio dei ministri per ottenere l’approvazione del project financing, chiaramente in contrasto con il decreto CIPESS.Tutto questo resta un arcano da scoprire.Quello che continua a destare preoccupazione è la superficialità, l’approssimazione con la quale vengono affrontate le questioni, dimenticandosi che da ogni singolo gesto possono derivare conseguenze irreparabili per la città di Paola. Se dopo la Galleria, anche il Porto dovesse dimostrarsi un fallimento, a questa amministrazione non resta che gettare la spugna… anche se oramai sarà troppo tardi». Ha concluso Signorelli.

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