PAOLA- Attraverso una strategia politica e comunicativa scontata, che non ha certo provocato gli effetti sperati, almeno al momento, la maggioranza della cosiddetta nuova era della città di Paola, probabilmente prova a tendere una “Trappola” politica all’opposizione, sul porto.
Accade infatti che Dopo il parere favorevole del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), il progetto per la realizzazione del nuovo porto di Paola necessiti, di un passaggio in seno al Consiglio comunale. E qui, per Politano e Serranò sorgono i veri problemi.
Come è ormai risaputo, la guerra interna in seno alla maggioranza ha ridotto al lumicino i numeri in aula e, complice anche la probabile assenza di qualche consigliere comunale, l’esecutivo rischia seriamente di andare sotto. Non solo sul porto, ma anche su altre tematiche di maggiore attualità, come per esempio il bilancio, vista e considerata la richiesta di consiglio comunale urgente firmata da otto membri dell’assise, allarmati dallo stato delle casse comunali e dallo stallo dell’ente, ancora orfano di un assessore al ramo da quasi due mesi.
In vista di questa tappa cruciale, il sindaco Giovanni Politano ha quindi pensato strategicamente di rivolgere un appello alla minoranza consiliare, sottolineando l’importanza di una collaborazione corale, per avere numeri certi in aula.
Numeri che, ovviamente, qualora garantiti da qualcuno dell’opposizione svelerebbero l’accordo tra le parti ed il probabile salto della quaglia che potrebbe concretizzarsi più in la, sperando di operare in acque meno burrascose.
Sia ben chiaro. Il Porto di Paola è un’opera strategica che nessuno può e vuole contrastare. Finora però nemmeno una pietra è stata posata, nemmeno l’area è stata cantierizzata nonostante i passi in avanti e le circa 400 mila euro spese, lecitamente, per consulenze varie.
Per governare servono i numeri, e chi non ne possiede in aula farebbe bene a dimettersi, concetto ribadito dal consigliere Signorelli della Rete dei Beni Comuni in svariate occasioni.
La minoranza paolana, ad onore del merito, è forte, apparentemente compatta e, stando ad indiscrezioni, non sarebbe intenzionata ad abboccare all’esca lanciata. Certamente le voci di passaggi a sostegno della maggioranza traballante si susseguono, ma ad oggi restano ipotesi da fantapolitica che non si sono mai concretizzato.
Le tesi impazzano, così come i corteggiamenti degli emissari della nuova era agli otto dell’opposizione.
In Politica si sa, spesso e volentieri tutto è il contrario di tutto. Staremo a vedere se la minoranza terrà la barra dritta o se, per motivi politici, sosterrà la nuova era, sempre per “il bene della città di Paola”.
Continua….