E, proprio in seguito all’ultima riunione di fine ottobre, nel corso della quale, la maggioranza ha votato per l’approvazione del verbale che dovrebbe portare, come atto conseguenziale, all’acquisizione delle aree portuali e alla realizzazione dei lavori da parte della stessa amministrazione comunale.
E’ quindi avvenuta la messa in mora del Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Luigi Zinno della Regione Calabria, ed è stata inviata la comunicazione alla procura di Paola. Tutto ciò, vuol dire che ogni possibilità di concedere una ulteriore proroga alla ditta concessionaria viene azzerata. La mediazione avvenuta nel corso della precedente riunione tecnica non sembra aver avuto effetto. C’era chi riteneva di dover concedere una proroga.
Il consiglio comunale, su: “ Lavori portuali-linee di indirizzo” era stato convocato proprio a seguito dell’incontro dell’amministrazione comunale con il Rup. In quella occasione era stata prospettata la possibilità di una proroga di 18 mesi da poter concedere al concessionario per la ripresa ed il completamento dei lavori portuali. Alla discussione è stata portata una proposta di deliberazione approntata con il supporto tecnico giuridico del segretario comunale Silvio Bastardi e del consulente legale dell’ente per questo problema avvocato Achille Ordine.
Riprendendo appieno quanto deliberato il 29 agosto, la proposta di deliberazione precisava le ragioni e le motivazioni dell’Ente per le quali il Responsabile unico del procedimento non avrebbe dovuto concedere nessuna proroga. Il Consiglio Comunale, prima dell’apertura dei lavori, aveva dato la parola al portavoce del comitato cittadino che aveva presentato una istanza con la quale s’invitava l’Ente a intraprendere azioni incisive per uscire da una non più tollerabile stagnazione della vicenda “per la quale il paese continua ad essere fortemente danneggiato nella sua immagine e nella sua economia”.
Il vivace dibattito, a cui hanno dato il contributo anche i due legali dell’Ente, ha portato alla approvazione finale da parte della maggioranza e dei consiglieri del Gruppo di Diamante Futura dell’atto deliberativo estremamente importante, trasmesso al Rup e alla Regione Calabria. Passo successivo è stato proprio quello della messa in mora e della comunicazione alla Procura della Repubblica di Paola.