“Apprendo che, al fine di rafforzare il sistema sanitario, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in qualità anche di commissario della sanità, ha sottoscritto con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il Contratto Istituzionale di Sviluppo. Ritengo il CIS uno strumento di programmazione identificato dalla normativa nazionale per la Missione Salute del Pnrr, di fondamentale importanza per programmare una serie di interventi oltremodo improrogabili e da non sbagliare”. È quanto afferma l’Avv. Graziano Di Natale, già Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria nel corso di una nota stampa che così prosegue: “La nostra Regione potrà avvalersi di risorse complessive pari a € 350.010.679,47 euro di cui € 311.055.485,13 stanziate dal Decreto Ministeriale 20 gennaio 2022. Sono una somma –sottolinea l’esponente del Partito Democratico– importante che dovrà restituire smalto e dignità alla Sanità pubblica calabrese, da troppo tempo allo sbando più totale. Le lacune del sistema sono state evidenziate dall’emergenza pandemica ma sono attribuibili ad anni ed anni errati di cattiva gestione. Adesso è arrivato il momento di programmare e ripartire, come ho chiesto a più riprese invano nella passata legislatura”. Di Natale, da sempre impegnato nella battaglia sulla sanità pubblica, dichiara inoltre: “Auspico che tali somme vengano spese con oculatezza, superando il ginepraio della burocrazia, senza sperpero di denaro. Abbiamo bisogno di risultati concreti e non di slogan elettorali fini a se stessi. Quanto avvenuto durante la pandemia, sulla mancata attivazione dei posti di Terapia Intensiva e sullo stallo delle assunzioni è  aberrante e non dovrà più ripetersi. Basta pressappochismo, basta approssimazione”. L’esponente politico invita alla riflessione: “Abbiamo un circuito sanitario pubblico fatiscente per insufficienza di personale, per numero di strutture sanitarie chiuse e per macchinari inutilizzabili. A seguito di una seria ed ampia valutazione, chiedo che quelle somme vengano stanziate con celerità per rivedere le falle del sistema. Serviranno competenze, coraggio e tanta trasparenza. Dal mio canto –conclude– sarò vigile. Sulla sanità non sono consentiti ulteriori errori”.

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