Riceviamo e Pubblichiamo

Le segnalazioni provenienti da attività commerciali insistenti nel Parco “Enzo La Valva” e da associazioni ambientaliste che si sono unite alle nostre, hanno ottenuto l’effetto di portare in giudizio due imputati, il titolare di una ditta boschiva e un tecnico del Comune di Diamante.

I fatti risalgono alla primavera del 2016, allorquando segnalavamo alla Polizia Provinciale, al Comando del Corpo Forestale della Stato competente per territorio ed ai nuclei speciali del Corpo, alla Polizia Locale e al Prefetto che non era in corso una semplice potatura, bensì numerose capitozzature anche in zone non accessibili ai cittadini e quindi con pericolo per l’incolumità degli stessi e tagli a raso di alberi, probabilmente senza evidente necessità, operazioni che hanno trasformato un polmone verde in un paesaggio spettrale.

Le nostre informazioni sulla vicenda si fermavano al luglio del 2016 quando veniva data notizia della notifica delle informazioni di garanzia, ulteriori elementi sono emersi nel corso della recente udienza nella quale sono stati escussi dei testi citati dal PM.

In udienza sono state riferite le risultanze delle indagini effettuate e alcune dichiarazioni che hanno portato all’individuazioni di nuovi testi al fine di meglio suffragare le tesi della pubblica accusa, dovendosi accertare chi ha commissionato i lavori e chi li ha eseguiti, non solo come siano stati eseguiti.

Possiamo dichiararci soddisfatti del lavoro certosino seguito alle deleghe d’indagine, ma non possiamo tacere che alcuni destinatari hanno fatto orecchie da mercante ed anche i sopralluoghi che effettivamente ci sono stati, sono stati relativamente tardivi, era nostro intento, infatti, non o non solo segnalare eventuali responsabilità penali o semplicemente omesso controllo, ma anche salvare un polmone verde d’inestimabile valore, dichiarato Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale poco prima dei fatti.

Sul fronte Dossier “Porto”, nella serata di ieri, il corposo faldone adamantino è stato consegnato al Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, dal nostro Portavoce alla Camera dei Deputati Massimo Misiti, nel corso di una riunione cui ha preso parte una folta delegazione di parlamentari calabresi del Movimento. Ci auguriamo che il dossier venga esaminato presto e invitiamo fin d’ora il Ministro a fare un tour per rendersi conto di persona delle opere incompiute partendo proprio da quella che blocca il rilancio dalla sbiadita “Perla del Tirreno”.

Un grosso grazie all’On. Misiti per aver mantenuto la promessa, diversamente da altri parlamentari che hanno fatto passerella durante gli incontri promossi dal Movimento Popolare, ma nulla di concreto hanno prodotto, almeno fino ad oggi.

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