“In quasi dieci anni ho lavorato sempre instancabilmente per rendere la città di Cosenza più bella e vivibile e per realizzare opere che resteranno alla storia. Tantissime opere che oggi senza di noi non esisterebbero.
Piazza Bilotti, un impraticabile parcheggio all’aperto, un postaccio, un luogo indecoroso e invivibile, è stata rigenerata e trasformata in realtà bella e accogliente, centro di socializzazione e di cultura.
Oggi, in riferimento alla realizzazione di questa opera, mi è stato notificato un avviso di garanzia per falso ed è stata sequestrata la piazza ormai completata circa quattro anni addietro per presunte irregolarità nelle procedure di collaudo tecnico.
Il mio coinvolgimento nella vicenda è riconducibile esclusivamente all’azione di un amministratore che, non occupandosi dei profili strettamente tecnici e burocratici ma avendo a cuore il bene della città ed il raggiungimento di obiettivi preminenti ed importanti, come la consegna alla cittadinanza di una nuova opera di grande importanza, sollecita ed incalza la definizione dei procedimenti, ma sempre nel pieno rispetto della tutela della sicurezza dei cittadini.
Al riguardo mi sento di dare ogni rassicurazione sul fatto che la fruizione di Piazza Bilotti è stata ed è assolutamente sicura. I tecnici preposti ai controlli, anche sismici, dell’esecuzione dell’opera e gli uffici comunali mi hanno sempre confermato la piena sicurezza statica e funzionale della piazza e delle strutture che la compongono.
Risulta documentalmente che sono state eseguite prima del collaudo definitivo tutte le prove, anche aggiuntive, del caso, comprese quelle relative ai profili di apparente criticità richiamati nel provvedimento di sequestro. E che prima del collaudo anche le leggere imperfezioni sulle saldature riscontrate dagli stessi tecnici in alcune travi d’acciaio sono state oggetto di verifica e degli opportuni interventi, sì da rendere anche tali componenti del tutto conformi alla normativa e quindi sicuri. Operazioni che sono nella ordinarietà della esecuzione e delle procedure tecniche di ogni opera pubblica.
Qualcuno ha speculato addirittura sulla circostanza che, in occasione dell’allestimento dei palchi per i concerti tenuti sulla Piazza sia stata esclusa la possibilità di occupare la parte soprastante l’ubicazione delle anzidette travi: si tratta di una speculazione assolutamente infondata poiché è buona regola tecnica evitare che zone soprastanti spazi occupati da travi in acciaio snelle, ancorchè perfettamente realizzate e collaudate, siano sottoposte a particolari vibrazioni (c.d. fenomeno della risonanza che può verificarsi per esempio con la marcia dei soldati su un ponte). In occasione di eventi in cui è stata scelta un sede diversa da piazza Bilotti ciò è stato dovuto a fini ben diversi dalla piena sicurezza della piazza.
Se, del resto, avessi avuto il benché minimo dubbio sulla piena sicurezza, in ogni sua parte, della piazza sarei stato un folle a consentirne la pubblica fruizione.
Poiché sia formalmente che, soprattutto, sostanzialmente ritengo sia dimostrabile l’assenza di rischi connessi all’utilizzo della piazza e dei connessi locali interrati, ho dato mandato all’Avv. Nicola Carratelli di richiedere l’immediato dissequestro di tutte le opere, appunto per mancanza di qualsivoglia situazione di pericolo.
Ho piena fiducia nell’operato della magistratura, che come è noto è vincolata dall’obbligatorietà dell’esercizio dell’azione penale, ma mi duole che il procedimento in questione, per il quale la comunità dovrà sostenere costi e sacrifici veramente inutili, consegua alla denuncia del Sen. Nicola Morra, animato dall’evidente intento di mettere in cattiva luce l’operato di chi cerca rendere Cosenza una città nuova, vivibile ed al passo con le più importanti città europee.
Io sono solo un sindaco che, avendo operato al meglio delle mie possibilità, si trova adesso contro una parte politica spregiudicata che è riuscita ad occupare ruoli di forte potere utilizzandoli contro gli avversari per mire personali e ambiziose.
Mi sento vulnerabile avendo contro questi spregiudicati e immorali avversari politici attualmente al potere, come chi va ad un duello disarmato contro un nemico crudele e sanguinario e armato fino ai denti.
Che Dio mi assista”.
Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza.