Il Partito Democratico di San Lucido attraverso una missiva inviata anche al presidente della Regione Calabria, ed al commissario prefettizio, oltre che all’azienda sanitaria provinciale, chiede l’adozione di misure urgenti per fronteggiare l’emergenza.
Di seguito riportiamo
fermi i doverosi ringraziamenti rivolti all’amministrazione e alla persona del Commissario Prefettizio,
che ci legge, per la costituzione, giusta ordinanza del 18.03.2020, del Centro Operativo Comunale per
emergenza Covid-19 – C.O.C. e data la doverosa collaborazione già assicurata, con la presente si
rappresenta l’estrema urgenza di ulteriori interventi specifici aventi ad oggetto il terriorio del Comune
di San Lucido, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 co. 8-9-10 D.L. n. 18 del 17.03.2020 “Cura Italia ”,
attualmente in fase di conversione.
Si ricorda che il distanziamento sociale e in generale l’isolamento in cui versano i nostri concittadini,
disposto a seguito di Ordinanza del Presidente della Regione Calabria n. 11 del 17.03.2020, i cui
effetti limitativi sono stati prorogati al 13.04.2020 con analoghi provvedimenti n. 23 del 31.03.2020
e n. 25 del 03.04.2020, appare misura utile ma non sufficiente ad arginare in maniera significativa il
fenomeno epidemiologico che ci affligge.
Dall’ultimo dato ufficiale di fonte ASP disponibile sul Sito Internet del nostro Comune, Prot. n.
3636 del 07.04.2020, si evince il quadro della situazione epidemiologica locale rappresentata da n.
259 tamponi effettuati, con n. 51 soggetti totali positivi e n. 42 soggetti positivi in isolamento
domiciliare, dato in potenziale aumento.
Pertanto vista la storia evolutiva del contagio sin qui registrata, ovvero maturata maggiormente in
ambito famigliare, è alta la probabilità di verificazione di fenomeni di contagio “di rimbalzo” ovvero
di casi di soggetti inizialmente negativi che si sono positivizzati a causa dei ristretti ambiti in cui è
operato l’isolamento domestico dei loro familiari risultati positivi.
Ed è proprio su tale ultimo dato che vanno condivise le presenti urgenti considerazioni,
concordemente con quanto già espresso dal Presidente della Regione Calabria, che in modo condivisibile ha sin da subito favorito uno “screening ” sulla popolazione che, partendo dai familiari
dei contagiati e seguendo la linea di contagio, potesse assicurare un argine alla pandemia.
Pertanto, sulla scorta di quanto già operato da altre Amministrazioni, appare necessario adottare
misure valide ad assicurare gli spazi di salvaguardia per i familiari dei contagiati, necessari ad arginare
la diffusione dell’epidemia, che non vive ancora, dagli ultimi dati quotidianamente evidenziati dalla
Protezione Civile, un’apprezzabile discesa nella curva dei contagi.
Per tali ragioni si chiedono i seguenti interventi:
Fermo il profondo ringraziamento che va agli operatori sanitari quotidianamente impegnati,
aumentare il più possibile, nonostante il numero di n. 259 tamponi effettuati sul territorio alla data
del 07.04.2020, la velocizzazione dei tempi di ottenimento dei risultati, eventualmente facendo
ricorso ai cosiddetti “rapid test” già in uso in altri comuni;
Assicurare la fornitura dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e di liquido disinfettante,
la cui disponibilità purtroppo è alquanto limitata pur essendo San Lucido un comune “chiuso” da
circa un mese.
Viste le improrogabili esigenze connesse allo sviluppo epidemiologico sul nostro territorio si
insiste affinché il Prefetto, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto di cui all’art. 6 commi 8-
9-10 del decreto legge “Cura Italia” in corso di approvazione, su proposta del dipartimento della
protezione civile e sentito il dipartimento di prevenzione territorialmente competente, disponga con
decreto la temporanea requisizione di strutture alberghiere o altri immobili, pubblici o privati, aventi
analoghe caratteristiche di idoneità, ai fini di destinarvi a discrezione o le persone in sorveglianza
sanitaria e isolamento fiduciario o permanenza domiciliare, oppure i familiari a rischio, loro
malgrado, di positivizzazione per le ristrettezze fisiche della quarantena domiciliare.
Avviare le necessarie procedure convenzionali con le strutture ricettive individuate e
temporaneamente adibite all’utilizzo suddetto, come avvenuto in diverse regioni del Centro e del
Nord Italia, dove sono stati formalizzati accordi tra Regioni, Comuni, Associazioni di Categoria
(Federalberghi, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Coldiretti).
Infine si ribadisce che i richiesti interventi, in particolare quello di cui al punto 3), dovranno essere
opportunamente modulati sentito il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria
territorialmente competente e alla luce delle valutazioni di ordine pubblico e sicurezza rese dagli
organi preposti.
Confidiamo che le S.V. II..me accoglieranno celermente le predette richieste.
Con sincero ringraziamento.
San Lucido 09.04.2020.
Avv. Anselmo Provenzano
Membro Direttivo Circolo PD SanLucido
Antonella Gioia
Consigliere Comunale PD San Lucido Francesco Scarlato
Segretario Circolo PD San Lucido