I cittadini non possono subire le conseguenze negative di una manovra tariffaria sballata. Il consigliere Andrea Signorelli, già in sede di Commissione Bilancio, aveva avvertito Giunta e Gruppi consiliare sugli effetti di una manovra inefficace e delle possibili conseguenze sul bilancio. A seguito della dichiarazione di inefficacia delle tariffe Imu e Tari da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), è stato un errore inserirle in bilancio con quella previsione di incasso. Errore per usare un eufemismo, visto che queste irregolarità erano state ampiamente evidenziate in ogni sede e dunque sanabili, almeno dal punto di vista contabile, prima dell’approvazione del bilancio avvenuto lo scorso novembre.

Ma al Consigliere Signorelli, nella veste anche di Presidente della Commissione Bilancio e Controllo di gestione, la maggioranza ha risposto picche, preferendo fare orecchie da mercante piuttosto che trovare una soluzione. Al contrario, nonostante la mano tesa in segno di aiuto, consapevoli del danno che ne sarebbe derivato per la cittadinanza, Amministrazione e Consiglieri di maggioranza, proprio in sede di Consiglio, hanno dichiarato di non ratificare le dichiarazioni rese in sede di Commissione da Andrea Signorelli, perché a detta loro, infondate. Nel 2022, a Paola, questo atteggiamento di chiusura e ostilità verso l’altro viene definito “umiltà”. A noi appare come l’esatto opposto.

Sennonché, a distanza di qualche settimana e a ridosso della scadenza prevista per il versamento della quota Imu, l’Amministrazione Politano ha prodotto una serie di avvisi per informare la cittadinanza sulle questioni Imu e Tari. In particolare nell’annuncio Tari, pubblicato in data 15 dicembre, si legge: “VISTA l’inefficacia della Deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 del 31 agosto 2022 con la quale sono state approvate le tariffe tari anno 2022; ATTESA la proroga al 30 aprile 2023 della scadenza del ruolo Tari anno 2022 giusta e-mail del 16-11-2022 inviata all’Agenzia delle Entrate Riscossione; SI COMUNICA Che in vista della revisione del ruolo Tari 2022 in corso di predisposizione, i contribuenti che non hanno effettuato ancora alcun versamento, possono pagare la prima rata di acconto ed in seguito la rata di saldo la cui data sarà comunicata dall’Ente. I contribuenti che hanno già provveduto al versamento dell’intero tributo, riceveranno il rimborso delle somme non dovute”. Da ciò ne deriva che non è possibile applicare l’aumento del 34% votato dalla maggioranza ad agosto, dovendo applicare le tariffe più basse del 2021. In definitiva, l’inefficacia della tariffa tari – considerata anche l’errata contabilizzazione dei relativi costi – produrrà un “buco di bilancio” di circa 750 mila euro che graverà sulla prossima tariffa.

Problemi ben più seri si registrano per l’Imu, in particolare sulle nuove aree rese edificabili dal Piano Strutturale Comunale, da pagare – per giunta – in unica rata a seguito dell’approvazione tardiva dei bilanci. Tuttavia l’avviso ci fornisce alcuni elementi rilevanti. Il primo che la tassa è dovuta a partire da luglio 2021 e, dunque, non soltanto per l’anno incorso ma retrodatata alla data di approvazione del Piano Strutturale Comunale. Secondo elemento è che l’aliquota è rimasta al massimo (10,60 ‰) nonostante l’aumento della base imponibile. Terzo e ultimo, non avendo il Comune inviato per tempo al Mef il Regolamento Imu contenente il valore della base imponibile e i casi di esenzione dal pagamento del tributo, sempre nell’avviso – si legge – che i cittadini per valutare i mq fabbricabili dovranno tenere conto del “valore in comune commercio al 1° gennaio dell’anno d’imposizione”. Anche in questo caso il Gruppo Consiliare della Rete aveva avvertito la Giunta sul possibile rischio contenzioso e dunque dell’impossibilità a riscuotere entro il 16 dicembre il milione di euro previsto in bilancio. Sia perché non è possibile fare di ogni erba un fascio (ovvero bisogna tenere conto della natura del terreno, della acclività, della presenza di servizi primari, di strade di accesso, ecc. per poter assegnare un valore reale), sia perché, in assenza di PINT attivi (ex PAU), al momento nessun terreno è effettivamente edificabile. Inoltre i valori medi di riferimento stabiliti dall’Agenzie dell’Entrate sono di gran lunga superiori, anche di dieci volte, a quelli reali.

Dunque per l’Imu si sta verificando tutto quello che avevamo detto in occasione della discussione del Bilancio di previsione, in gran parte anticipato lo scorso anno dal Consigliere Francesco Giglio in sede di approvazione del PSC, quando la quasi totalità della Giunta sedeva tra i banchi come Consiglieri comunali, ovvero che senza adeguati provvedimenti l’IMU sarebbe stata una mattanza. Detto, fatto.

Oltretutto, un avviso pubblicato sul sito del Comune non può ritenersi sufficiente ad assolvere gli obblighi di approvazione, invio e pubblicazione al Mef delle aliquote e Regolamento IMU nei termini stabiliti dalla legge.

Dunque le dichiarazioni rese dal Consigliere Signorelli, sia in sede di Commissione Bilancio che di Consiglio Comunale vengono oggi confermate da questi avvisi. Resta tuttavia il problema in capo a chi ha votato, consapevolmente, un bilancio non veritiero.

Il nostro auspicio è che sempre più Consiglieri comunali si ravvedano rispetto al proprio operato.

L’unico vincolo che lega l’azione di ognuno di loro è il rispetto del programma elettorale col quale si sono presentati alla città. Chi viola il programma, tradisce il mandato con gli elettori e mai il dovere di amministrare potrà sostituirsi al mero esercizio del potere.

Il Gruppo Consiliare, Rete dei Beni Comuni.

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