Il centro storico della città di Paola e le sue ‘Vinedde’ tornano a splendere grazie al festival Margini -Abitiamo Spazi e tempi- promosso dal laboratorio culturale “CoLPo” in collaborazione con Corto Circuiti, Comitato di Quartiere Rocchetta, Tirrenide, Stare Insieme, Oltre il confine e Museo e Biblioteca Stillo Ferrara, e con il patrocinio del Comune di Paola. Il doppio appuntamento (26 e 27 Agosto) è stato un vero tripudio di idee, colori, emozioni, musica e suoni, in un contesto armonioso che ha registrato migliaia di presenze.
Tanti gli ospiti. Tra questi, il cantautore Cimini e il complesso Amajì, che con i loro ritmi hanno acceso corso Garibaldi trasformando la strada paolana in un grande concerto.
Margini è stato tappa paolana del Peperoncino Jazz Festival.
Ha introdotto il festival il prof. Mauro Minervino, la scrittrice Tiziana Barillà e l’attivista cosentino Ferdinando Gentile, discutendo di paesi, spopolamento e attivismo politico territoriale. Un grande risultato quello centrato, ed un importante vetrina per la città del Santo ed il comprensorio Tirrenico. Soddisfatti i promotori: “La risposta della città è stata calorosa ed entusiasta, l’accoglienza e la partecipazione hanno superato le nostre aspettative”. Ha affermato l’associazione Colpo, proseguendo: “L’idea di MARGINI è nata nelle nostre assemblee, passeggiando nel centro storico, volevamo che altri vedessero con i nostri occhi la bellezza, la ricchezza, ma volevamo anche fare qualcosa di concreto e di realmente partecipato. L’intento di MARGINI non è mai voluto essere celebrativo, ma un laboratorio di collettività, un’azione politica di denuncia e di riappropriazione degli spazi attraverso l’autoorganizzazione delle realtà che vivono il territorio. Alla nostra chiamata hanno immediatamente aderito le associazioni Corto circuiti, il comitato di quartiere Rocchetta, Tirrenide, Stare insieme, Museo e Biblioteca Stillo Ferrara e Oltre il confine, aggiungendo nuove visioni. Non sono mancate difficoltà, la realizzazione delle giornate pioggia sulle decine di volontari e donatori che hanno contribuito fisicamente ed economicamente. Abbiamo potuto contare sulla collaborazione dei commercianti, sul lavoro degli impiegati e operai comunali e sull’ospitalità di chi abita il quartiere. Crediamo sinceramente che MARGINI non rimarrà un ricordo estivo, era evidente nei volti di chi per la prima volta si è trovato a vivere quei vicoli e quelle piazze, ma soprattutto nello stupore di chi si è divertito ballando fino all’alba in un teatro che è sempre stato vuoto e senza alcuna funzione. Abitare in Calabria è una sfida giornaliera, dobbiamo ricostruire ciò che manca, insieme e collettivamente, prendendo parte”.