Di Francesco Maria Storino (Fonte: Gazzetta Del Sud)
Cinque candidati a sindaco, 17 liste e 268 candidati al Consiglio Comunale.
Ambiscono alla massima carica del Comune di Paola: Paolo Alampi, Emira Ciodaro, Giovanni Politano, Roberto Perrotta e Andrea Signorelli. Ognuno con la sua visione di città, le sue prospettive di sviluppo. Idee e progetti per la Paola del domani con un treno importante da non perdere: i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La campagna elettorale è ora accesa. Ai toni pacati si sono pian piano sostituite le accuse. Le comunali del 2022 presentano il conto dopo cinque anni
Roberto Perrotta ha resistito nonostante i numeri risicati in Consiglio Comunale e le fughe. Il tre volte primo cittadino cerca il poker con squadre rinnovate, in quella che di certo – considerata la frammentazione – è la partita più difficile che sinora ha giocato. Punta in particolare a portare a compimento quanto in questi mesi è stato avviato. Il porto turistico rappresenta uno dei suoi principali obiettivi. Il sindaco uscente, ricordiamo, è stato costretto a rinserrare le fila. Nel giro di pochi mesi si è svuotata quella squadra vincente del 2017.
Sul fronte opposto si è difatti piazzato Giovanni Politano – consigliere comunale uscente – assieme a “La migliore Calabria”. Con Politano ci sarà anche Maria Pia Serranò, presidente del consiglio comunale uscente nell’ultimo scorcio di consiliatura che si è staccata da Perrotta. Politano definisce la sua coalizione un polo civico che vuole rappresentare un valore aggiunto per portare avanti un programma condiviso.
La candidata del centrodestra è Emira Ciodaro senza la componente di Fratelli d’Italia ma con Udc e Fi, disseminati nelle civiche a sostegno. Ciodaro ci ha poi messo del suo andando a pescare Josè Grupillo (ex maggioranza di Perrotta) e Pino Falbo (a capo di Progetto democratico, opposizione consiliare) che oggi sono i capolista dei rispettivi movimenti. Il candidato vuole rappresentare il rinnovamento e cambiare il volto della città. Assicura come si lavorerà con trasparenza amministrativa e ha tracciato a larghe linee quello che vuole essere una politica concreta.
Per esperienze e per trascorsi politici sono quasi sulla stessa linea le candidature di Paolo Alampi e Andrea Signorelli. Entrambi fanno parte di movimenti o partiti che si rifanno alla sinistra.
Signorelli è il candidato a sindaco più giovane delle elezioni. Molto attivo nel mondo dell’associazionismo pensa una città sostenibile che recupera gli spazi esistenti e che potenzia la differenziata, che sfrutta le energie rinnovabili, che sceglie di realizzare opere pubbliche in modo che siano i cittadini a ripensare gli spazi comuni per restituire ai paolani la propria identità.
Lo sostengono Rigeneriamo Paola e Rete dei Beni Comuni.
Alampi, invece, è un ex assessore del Comune di Paola frutto delle candidature di M5S e DemA unici partiti con il loro simbolo che sono presenti nella competizione. Quella di Alampi è una battaglia che vuole ricostruire quel patto sociale tra cittadini e amministratori con squadre formate da tanti giovani. Il suo sogno? Una città solidale in tutte le sue forme.