PAOLA- “Ancora una volta registriamo, da parte dell’amministrazione Sbano-Politano, un vano e disperato tentativo di rispondere a critiche documentate e argomentate con accuse insensate, deliranti, offensive e prive di stile e di rispetto istituzionale.
Noi alziamo le mani non per arrenderci, non lo faremo mai; i tanti paolani che apprezzano la nostra seria e rispettosa azione politica non lo meritano.
Alziamo le mani senza timore di far vedere quanto siano pulite.
Alziamo le mani per prendere la parola in consiglio comunale ed esprimere un pensiero consapevole, cosciente, derivante da studi e approfondimenti sulle questioni dibattute.
Alziamo le mani per approvare quei pochi, pochissimi provvedimenti presentati a vantaggio dei cittadini.
Alziamo le mani per esprimere la contrarietà a quei numerosi provvedimenti scellerati che hanno ipotecato il futuro dei nostri concittadini.
Alziamo le mani senza obbedire ai diktat dei pochi.
Non abbiamo mai fatto questue politiche, né abbiamo mai mendicato incarichi o finanziamenti, rinunciando alla nostra dignità; siamo rimasti sempre fedeli ai principi del bene comune che ci distinguono da sempre.
Non ci siamo mai lasciati affascinare da chi pensava di comprare il nostro consenso e la nostra dignità; noi siamo altro.
Come già scritto dal nostro amico Cosimo bisogna avere timore quando “l’amministrazione afferma, pubblicamente e senza veli, che solo chi appartiene allo stesso colore politico (e quale sia quello attuale non si sa) abbia diritto a ricevere fondi per scopi sociali od eventi, e quindi sia a livello comunale che regionale. Questo è un fatto di una gravità inaudita”. Qualcuno gestisce la cosa pubblica attraverso la distribuzione di prebende o incarichi professionali e in cambio si ottengono quelle tante mani alzate silenti, inconsapevoli e ordinate.
Il consigliere comunale che ci ben rappresenta interpreta il proprio ruolo istituzionale seguendo i principi del vivere comune, anche attraverso l’impegno sociale e del libero volontariato e sempre al servizio esclusivo della comunità, privo di logiche di appartenenza. Libero. Concetti invisibili solo agli occhi di chi è accecato dall’avidità del potere e che è troppo impegnato a distribuire incarichi, nel tentativo sempre più vano di tenere in piedi una maggioranza raffazzonata. L’ultimo, in ordine di tempo, quello di circa 100 mila euro quale Direttore dei prossimi lavori al Sant’Agostino.
A tal proposito, ci chiediamo quale sarà la sede municipale nella nostra città visto che analoghi lavori sono in corso per il vecchio e storico palazzo in Corso Garibaldi?
Difficile se non impossibile attendersi una risposta seria, documentata e oggettiva.
Non arriveranno risposte serie da chi nutre rancore e prova fastidio per la presenza in consiglio di chi non volge lo sguardo altrove ma sempre in direzione del bene comune.
Attendiamo ancora le risposte a tutti gli interrogativi posti sul porto delle nebbie che potremmo definire meglio il porto dei sogni e che si trasformeranno presto in incubo per noi cittadini.
Prima fra tutte, l’interrogazione inviata a mezzo pec in data 11 luglio 2023, quando si chiedeva se fosse stato affidato un incarico ad un noto studio legale prima ancora che la procedura fosse stata espletata. La risposta pervenuta a firma del sindaco e del responsabile UTC negava tale circostanza, allegando l’avviso che successivamente avrebbe portato alla scelta dell’operatore economico. A distanza di un anno, tramite una storia facebook di Francesco Sbano, scoprivamo che i giochi erano già stati fatti. Tutto ciò preoccupa perché oramai siamo davanti all’ostentazione irriguardosa del potere e non gli fa temere nemmeno le conseguenze.
Ora capiamo del perché degli attacchi personali, della macchina del fango attivata per screditare il nostro rappresentante, del perché la nostra azione politica spaventa i maggiori azionisti di questa maggioranza, uomini abituati a muoversi nell’ombra. Ma noi andremo avanti con maggiore determinazione per assicurare a questa città verità e giustizia e liberarla una volta per tutte dai tentacoli di questi soggetti.
Bisogna dirlo chiaramente ai cittadini paolani: un cantiere che procede solo sulla carta, perché questa maggioranza è ostaggio dell’unica offerta pervenuta ed è costretta ad andare avanti, a prescindere, per non restituire – per ora – la somma di 1,2 milioni di euro, in gran parte già spesi e per mantenere le promesse fatte, sperperando ciò che rimane. L’ennesima cambiale a scadenza sul futuro della comunità paolana.
Ecco perché sono intenzionati ad andare avanti, fare tutta una tirata fino in fondo, apparentemente coesi ma, di fatto, separati in casa e non certamente per il nostro bene.
La maggioranza consiliare continua a perdere pezzi e la giunta è alla quarta dimissione, due delle quali al settore nevralgico come quello del bilancio.
Cos’altro aspetta il Sindaco Politano? Perché non assume una posizione netta, chiara e non prende atto del proprio fallimento politico ed amministrativo?
Tutti a casa prima che il danno diventi irreparabile. Vi alleghiamo un altro importante documento: la revoca del finanziamento dell’ecomostro sul Lungomare ma di questo ne parleremo quando sarà il momento”. È quanto rende noto il movimento politico della Rete dei Beni Comuni di Paola.