“La crisi politica che sta interessando la maggioranza guidata da Roberto Perrotta non può riversarsi sulla Città. Perrotta è consapevole che non ha più una maggioranza e, in democrazia, senza una chiara espressione di governo l’unica azione sensata resta quella delle dimissioni.
Tirare a campare da qui fino a novembre farebbe perdere di credibilità alle stesse istituzioni e rappresenterebbe un vano tentativo per conservare poltrone e potere il più a lungo possibile. Più tempo si protrarrà questo “metodo” amministrativo e maggiori saranno i danni per la città di Paola.
Occorre voltare pagina e anche in fretta.
Gli instabili equilibri hanno impedito la nomina di un assessore al bilancio degno di tale nome e la conseguenza dell’amministrazione Perrotta – anche quale responsabile delle finanze – non poteva che essere la dichiarazione di un nuovo dissesto. Oltre a negare lo stato di deficit strutturale, che lo stesso Perrotta ha approvato in giunta e poi in consiglio con tutta la sua maggioranza, viene negato lo stato di diritto ed il rispetto delle regole nel vano tentativo di gestire a proprio piacimento fino all’ultima briciola di risorsa residua.
Tema molto sentito è quello che riguarda la recente “campagna assunzioni”.
Come minoranza e movimento civico ispirato a principi democratici non avremmo mai voluto ricorrere ad una diffida e ad una richiesta di intervento indirizzata al Ministero degli Interni tramite la Prefettura di Cosenza per ristabilire il rispetto delle regole, correttezza e trasparenza dell’azione amministrativa. Allo stato di deficit strutturale consegue il blocco delle assunzioni e dei concorsi in atto, così come previsto dall’art. 243 del Tuel. Tuttavia la Segretaria Comunale, che ricopre anche i ruoli di Responsabile del settore personale e Presidente di alcune commissioni esaminatrici per le assunzioni, non ha mai fornito un chiaro riscontro, nei termini assegnati, alle nostre richieste. Pertanto, in assenza di valide motivazioni ci siamo visti costretti ad adire le autorità di vigilanza superiori.
Ma andiamo per ordine!
In data 2 settembre 2021, abbiamo inviato una formale diffida alla Segretaria Generale, dott.ssa Virginia Milano, per fornirci chiarimenti sulle varie procedure di assunzione in atto presso il Comune di Paola e a sottoporre le stesse al vaglio della “Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali” per come previsto dalla legge.
Con deliberazione di Giunta Comunale n. 135 del 06.08.2021, infatti, l’assessore al Bilancio, nonché sindaco di Paola, avv. Roberto Perrotta, ha provveduto ad adottare lo schema di Rendiconto della gestione riferibile all’esercizio 2020. Sulla base della tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale, degli indicatori e dei risultati di bilancio, il Comune di Paola è risultato “Deficitario”. Da ciò ne consegue che, ai sensi dell’art. 243 del D.Lgs. 267/2000, essendo il Comune in situazione di deficitarietà strutturale, questo è soggetto al controllo centrale delle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte della “Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali” con conseguente sospensione delle procedure di assunzione attualmente in itinere.
Già a partire dal 2018, il Governo ha modificato in modo radicale i parametri di funzionamento e di regolarità finanziaria per gli enti locali con valenza sin dall’anno precedente, comportando di fatto, per gli enti in deficit come Paola, l’estensione del blocco delle assunzioni all’annualità di riferimento.
Tuttavia, nonostante la chiarezza di tali previsioni normative, la Segretaria comunale, in qualità anche di Presidente della Commissione esaminatrice e di Responsabile del Settore personale, in data successiva all’approvazione da parte della Giunta del Rendiconto 2020, ha provveduto a convocare per le prove orali e preselettive gli aspiranti candidati di diversi concorsi, tra cui quello per l’assunzione di 4 nuovi vigili urbani e quello per la copertura a tempo indeterminato di n. 3 posti di istruttore direttivo tecnico-categoria D presso l’Ufficio Tecnico.
In particolare, tenuto conto che quest’ultimo bando di concorso è stato approvato con determinazione del Responsabile del Settore personale nel medesimo periodo temporale a cui si riferisce la situazione di deficitarietà rilevata nel Rendiconto 2020 (Det. n. 16 del 06.03.2020), anche la suddetta procedura concorsuale sarebbe dovuta essere sospesa e sottoposta al controllo della Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali ai sensi dell’art. 243 del D.Lgs. 267/2000. Ma così non è stato.
A sostegno delle suddette ragioni, inoltre, la Corte dei Conti, con uno specifico provvedimento, ha equiparato la situazione di deficitarietà strutturale a quella di dissesto finanziario, precisando che la facoltà di procedere a nuove assunzioni – nel caso di enti locali strutturalmente deficitari o in stato di dissesto finanziario – sia assoggettata al complesso dei limiti e vincoli fissati alla discrezionalità strategico-gestionale degli enti in crisi, con la precipua finalità di garantire il perseguimento di prioritari obiettivi di risanamento strutturale e di pieno ripristino di condizioni di fisiologica funzionalità. Ciò è pienamente coerente, del resto, con i vincoli e i controlli preventivi ai quali è subordinata, più in generale, l’attività assunzionale degli enti strutturalmente deficitari e in dissesto dall’art. 243 D.Lgs. 267/2000, e con gli obblighi di razionalizzazione dei costi inerenti ai servizi (essenziali e a domanda).
Alcuni dubbi poi sono stati sollevati in merito alla composizione di alcune commissioni esaminatrici e candidati ammessi. Tutte questioni evidenziate nella seconda missiva indirizzata agli organismi di vigilanza.
Pertanto, in qualità di forza di opposizione, la cui azione è finalizzata principalmente al controllo, abbiamo proceduto con la segnalazione di quanto accaduto alle autorità competenti.
Occorre far ripartire questa Città tenendo ben presente due principi fondamentali: rispetto delle regole e programmazione; due elementi imprescindibili per rilanciare un’efficace azione amministrativa, interruttiva rispetto alle esperienze presenti e passati, e capace di far fronte alle necessità future”. È quanto afferma, nel corso di una nota stampa, la rete dei beni comuni rappresentata in consiglio comunale da Francesco Giglio.