Svoltasi ieri sera nella suggestiva location di Corso Roma a Paola, Città del Santo, la presentazione pubblica della legge regionale N.100/XI che ha attirato centinaia di presenti, perfettamente distanziati e muniti di mascherina, tanti amministratori provenienti dalla provincia di Cosenza, oltre che migliaia di utenti collegati sul web a seguire la consueta diretta streaming. La serata, moderata dal giornalista Domenico Martelli, direttore de “Il Fatto di Calabria”, è stata arricchita dagli interventi di autorevoli relatori. Presenti, infatti, i vertici dell’Asp di Cosenza, dell’AO dell’Annunziata, oltre alle massime cariche episcopali della Curia Cosentina.
A prender la parola, Don Bruno Di Domenico, Don Sergio Locane, Padre Francesco Di Turi, il Dott. Rizzo, il dott. Carmine Carpino, la dott.ssa Katia Gentile, l’Assessore del comune di Paola, Ernesto Trotta, il presidente dell’ordine degli infermieri, Fausto Sposato, e l’avv. Vena. La legge utile per disporre in sicurezza gli accessi dei familiari nelle strutture ospedaliere, pubbliche e private, per far visita ai degenti, ha convinto tutti i conferenzieri, i quali, nel congratularsi con l’On. Di Natale per il prezioso lavoro svolto, hanno evidenziato la necessità umana di dare assistenza e calore umano ai malati.
Soddisfatto il Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria, promotore della legge in vigore da ieri.
“Ho fatto il mio dovere di Consigliere regionale, redigendo una legge che come tale deve essere rispettata in tutta la Calabria. È stata pensata per aiutare tutti, soprattutto gli ultimi, perché nella tutela dei diritti non possono esserci preferenze. Bisognava rompere i vecchi schemi.” È quanto rende noto l’On. Graziano Di Natale, che così prosegue: “Esistono due protocolli. Uno per pazienti Covid e l’altro per i degenti non positivi al virus. Il calore umano di un familiare è di vitale importanza per un ammalato. Ovviamente occorre buon senso e collaborazione. Ci stiamo battendo nella sanità pubblica con denunce forti e con proposte concrete come questa. Bisogna restituire diritti e dignità ai Calabresi”. Il Vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta, afferma inoltre: “Dovremmo essere orgogliosi. È la vittoria di tutti, non la mia. Soltanto Calabria e Puglia hanno compiuto questo passo. Ringrazio tutti i presenti. Percepisco affetto e sostegno, e questi -conclude- mi spingono ad andare avanti con grande entusiasmo. Una migliore Calabria è possibile. Stiamo ponendo le basi”.