Mettiamola cosí: Chi è abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno, riuscirá a trovare qualcosa di positivo anche in quello che sta accadendo a Paola, sul Tirreno Cosentino, in queste ore.

La “Buona” Notizia è che la strada Statale 107, ha riaperto, dopo giorni, per mano di Anas e prefettura.

Sulla Paola-Crotone, gli automobilisti potranno transitare, al momento con un senso unico alternato regolato da semaforo.

La “Frana”, per lo piú caduta di materiale, è stata fermata, la strada ripulita, ed i lavori di messa in sicurezza sono stati ultimati ieri.

Di seguito ecco la riapertura della statale, accolta come una manna dal cielo dai residenti.

Se la riapertura di un’arteria stradale, dopo disagi, disguidi e polemiche, può rappresentare una buona notizia anche per la cittá del Santo, ecco che quelle brutte arrivano tutte dall’ormai chiacchierata stazione ferroviaria di Paola, un tempo fiore all’occhiello in Calabria ed oggi sempre piú declassata e depotenziata.

 

Trenitalia ha deciso di chiudere l’Officina meccanizzata e il carro soccorso nella Stazione di Paola.

Probabilmente era un qualcosa di giá stabilito da tempo, calato dall’alto.

Stando ad indiscrezioni, la chiusura del polo paolano dell’officina, sarebbe stata decisa da mesi, nonostante i tentativi disperati della politica locale di evitare tale sorte, e, si attendeva solo di far “Passare” la notizia.

Una sorta di pillola amara da far digerire ai Paolani nel modo meno aspro possibile.

Nei mesi scorsi Graziano Di Natale e Roberto Perrotta erano intervenuti sulla vicenda, ma al momento, a nulla sarebbe valsa la presa di posizione della politica locale, “Supportata” dal governatore “Confinato” a San Giovanni in Fiore, Mario Oliverio.

 

La chiusura dell’officina e del carro soccorso pregiudica non solo il nodo ferroviario paolano ma la sicurezza dei viaggiatori.

“Tutti ricordano l’utilità del carro soccorso nella galleria Santomarco” Tuona Di Natale, che prosegue “Per tale motivo nelle prossime ore scriveremo, con il Sindaco di Paola, una nota a Trenitalia per manifestare la nostra contrarietà a tale ingiustificata ipotesi”

 

Un tentativo disperato, un’assalto finale, ad una decisione calata dall’alto, presa da tempo, e che purtroppo penalizza ancora una volta la cittá del Santo, quella che un tempo era la perla del tirreno cosentino, ed oggi deve accontentarsi di un bicchiere mezzo pieno, che sa tanto di beffa.