Un Roberto Perrotta sempre più “uomo al comando” senza maggioranza politica, un Presidente del consiglio comunale eletto con soli cinque voti a fronte delle undici schede bianche e una marea di politiche tra minoranza e quel che resta dell’ex coalizione di salute pubblica, nel bel mezzo, unica nota positiva, il piano spiaggia, votato e passato, grazie, anche e probabilmente soprattutto, alla responsabilità del Partito Democratico e dei consiglieri comunali a esso riconducibili. Che il primo cittadino sia senza una vera forza politica che lo sostiene è ormai risaputo. Come se non bastasse l’abbandono della maggioranza da parte del gruppo consiliare Dem, Perrotta deve fare i conti anche con la frattura consumata all’interno del Partito Socialista, all’indomani della presa di posizione tra i consiglieri D’Andrea e Politano, quest’ultimo, coerentemente, più vicino alla politica della responsabilità del “Gruppo Di Natale”, così come Stefania Mirafiori e Francesco Sorace.
In sei, infatti, hanno nuovamente richiesto e votato l’inversione dei punti all’odg, spinti dalla volontà di votare dapprima il piano spiaggia rispetto all’elezione del Presidente del consiglio comunale. Tesi questa in parte “avallata” anche dall’apertura del segretario comunale con tanto di precedenti e interpretazione del regolamento. La tanto invocata inversione è stata bocciata dal resto dei consiglieri (Minoranza inclusa) e si è proseguiti dunque votando la fatidica presidenza del consiglio comunale. Maria Pia Serranò è stata eletta con soli cinque voti. Ben undici le schede bianche. Sebbene i voti siano, ovviamente, anonimi, a conti fatti, tenuto conto di una probabile astensione sul suo nominativo da parte della minoranza Falbiana e Ferrariana, e del consigliere Giglio, sarebbe ipotizzabile che le cinque preferenze per Serranò sarebbero provenute dai colleghi D’Andrea, Grupillo, Aloia, Serranò e Ollio. Ipotesi ovviamente, nulla di certo. Quel che appare scontato è il disimpegno sulla votazione da parte del partito democratico (Di Natale-Donato-Sciammarella) e dei consiglieri Politano e Sorace. Il PD, e gli alleati, nel segno della “Responsabilità” ormai ampiamente sbandierarata ha permesso di votare, discutere e far passare il piano spiaggia, punto fondamentale per la città di Paola e per i tanti imprenditori di categoria. Le restanti votazioni hanno avuto esiti simili all’elezione dell’organo super Partes al punto uno della discussione. Un chiaro aspetto questo, che non può passare inosservato e nemmeno in sottofondo: Roberto Perrotta è ormai senza maggioranza, e in tanti, nella città del Santo invocano le sue dimissioni. Nella serata di ieri, non si è fatto attendere il commento del consigliere comunale, Graziano Di Natale: “Conclusi i lavori del Consiglio Comunale di Paola, la mia Città.
Grazie a quanti, come me, credono che la politica sia servire e non servirsi.
Avevamo detto che saremo stati responsabili e così è stato.La Città di Paola ha il suo Piano Spiaggia quale strumento di sviluppo.
Ora però lavoriamo per restituire l’etica alla politica iniziando dalle nostre comunità. Non si può pensare di stare contemporaneamente con la destra e la sinistra, questa è la vecchia politica”.
Di seguito, un estratto video di un suo intervento in aula, allorquando Di Natale ha bacchettato i colleghi, appellandosi all’etica.