“Impicchiamoli in pubblica piazza”; “Fratelli di Ndrangheta”; “Mezzo uomo tuo padre si rivolterebbe nella tomba”. Sono alcuni dei commenti finiti sotto la lente di ingrandimento, non solo della Politica locale, perché altamente diffamatori ed in alcuni casi istigatori alla violenza e all’odio. A farne le spese – loro malgrado – gli uomini e le donne dell’amministrazione comunale della città di Paola. Sui social si sa, le notizie corrone veloci e starebbe impazzando un linguaggio altamente lesivo della dignità personale ed umana degli appartenenti dell’istituzione cittadina. A generare questo vero e proprio odio, con tanto di minacce, le continue notizie che parte di politica dà, sull’ormai noto caso dell’Ospedale San Francesco di Paola. Una vicenda che a detta della politica locale starebbe diventando buona per mettere pressione alla maggioranza di Giovanni Politano, creando un mito, una leggenda che vedrebbe – erroneamente e falsamente – il sindaco non aver difeso il presidio ospedaliero locale. Versione questa, che non può contenere la verità assoluta della vicenda ma che starebbe generando ondate di commenti della portata sopracitata.
Un vero e proprio esercito di odiatori avrebbe preso di mira le bacheche dei politici paolani, e senza alcun freno. Fioccano critiche pesanti che non sono assolutamente passate inosservate a chi di competenza. Ovviamente l’ultima parola starà a chi probabilmente potrebbe ritenersi leso da simili situazioni, ma, ad oggi il clima rovente che si respira in città viene prima di tutto. A placare le polemiche, ci ha pensato con la consueta pacatezza il sindaco, Giovanni Politano, in una recente uscita pubblica: “Bisogna dare l’esempio sempre nella vita e non solo di facciata, ma nella quotidianità dei fatti. Alcune posizioni, alcune persone – ha sottolineato Politano – strumentalizzano vicende sulle quale servirebbe buon senso e ben altro tenore democratico. Simili comportamenti, se continuamente reiterati nel tempo possono provocare odio sociale, tensioni. Auspico che siano abbassati i toni, non per me, ma per il rispetto degli uomini e delle donne che hanno famiglie, figli e affetti”. In effetti, la città di Paola non starebbe dando un bell’esempio di sé sul web. La vicenda della Chirurgia di Paola ha generato un dissenso divenuto ben presto odio sociale nei confronti delle istituzioni, anche se, sulle presunte responsabilità della nuova era vige la confusione più totale. Nel mucchio qualcuno, ne avrebbe approfittato per sparare verso la tenuta della maggioranza. Il risultato è un caos mediatico vero e proprio che non giova a nessuno. In precedenza, altri esponenti della maggioranza di Giovanni Politano avevano invitato la politica ad abbassare i toni. Vedremo se, il buon senso prevarrà sull’impeto, e la buona politica avrà la meglio.