Abbandonarla prima, strumentalizzarla dopo.
La politica Paolana mostra ancora una volta ( e non ce ne era davvero bisogno ) il peggio del meglio della strumentalizzazione politica, ai fini elettorali, in vista delle elezioni regionali di Novembre.
Per una manciata di voti e niente più “Onorevole a Paola tiene banco la questione Badia” Ogni forza politica, partito ed associazione tramutata da partito prepara la parata al senatour di turno.
Delle posizioni dei gruppetti politici che si “Stanno muovendo per Badia” non ce ne frega nulla, e non ne parliamo. Una nota di merito va riconosciuta all’encomiabile lavoro del dott. Perrotta ( Non il sindaco, finito anch’egli sul banco degli imputati)
Affrontando questa delicata questione, scemata dopo la fuffa iniziale, dove tutti hanno cercato di mettere il cappello, vogliamo invece condividere le parole della Testata giornalistica “Paola Oggi” del direttore Perfetti, poiché rispecchiano in pieno il nostro pensiero sul #SaveBadia in auge ( a chiacchiere ) nella Paola online delle petizioni e dei comunicati stampa.
“…..€ 323.978 è il valore dell’immobile che entro il prossimo 30 aprile dovrà essere riconsegnato dal Comune di Paola al Demanio dello Stato.
E’ un bene di tutti, è un bene pubblico, un bene però che negli anni è stato sottoutilizzato e la cittadinanza ne è consapevole. A parte sporadiche manifestazioni e mostre temporanee, la gestione del bene non ha dimostrato la giusta valorizzazione dello stesso.
La “tiepida” sommossa popolare che è montata allorquando si è appreso, dalla stampa, che il complesso storico della Badia faceva parte dell’elenco dei beni da alienare, è sfociata in petizioni on line, riunioni in loco e articoli sui giornali locali, poco altro e nulla più. Plauso al dott. Giuseppe Perrotta che ha sollevato la questione e catalizzato l’attenzione sul fatto ma che futuro augurarci per Badia? Aspettare che si accorga di un fatto del genere il Comune di Paola e che faccia qualcosa in merito è impensabile, l’ennesima prova è questa.
Fa specie che tra le proposte di gestione, che si leggono nei vari comunicati, per evitare che l’immobile venga messo all’asta, ci siano soggetti che da decenni l’hanno gestito, non al meglio. Sono stati diversi i progetti proposti e finalizzati a rendere sostenibile dal punto di vista finanziario la gestione del sito ma chi lo “custodiva” ha pensato di scartarli. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il progetto con cui arrivò un finanziamento di 60 mila euro? Che successo ha avuto?
Il vero problema è che tutti sono bravi a fare progetti se i soldi li mette il pubblico ma nessuno valuta la sostenibilità futura. È su questo che si gioca la partita oggi, nel pubblico e nel privato, in qualunque ambito. Leggere nomi che oggi si aggregano alla protesta perchè il bene andrà all’asta, è triste, pensando appunto che quegli stessi nomi hanno gestito, male, fino a ieri lo stesso bene.
E’ molto probabile che se Badia fosse stata gestita meglio, senza elemosinare finanziamenti ma rendendola viva e autonoma, si sarebbero potute dimostrare le best pratictes attuate e quindi renderla inalienabile. Oggi, visti alcuni dei soggetti che si sono uniti al coro di salvataggio, il miglior futuro per Badia resta, triste a dirlo, una gestione privata.
Attenzione, resterà sempre un bene vincolato, il privato potrà “usarlo” ma non alterarlo. E lo valorizzerà, perchè la sostenibilità dell’intervento è d’uopo, come abbiamo scritto prima, nel pubblico e nel privato…..”
Dunque, dobbiamo ripeterci.
Il caso Badia, ha mostrato ancora una volta il peggio della politica locale: Chiacchiere, articoli di giornale, strumentalizzazione ed un nulla di fatto, al momento.
Ma le regionali sono alla porta, e tutto fa brodo….
Noi infine, lanciamo un’hasthag
#salvatebadiadallapolitica
…Continua…..