“Al comune di Paola vengono aiutati gli amici degli amici”É questa la dura accusa della minoranza consiliare rappresentata dai consiglieri comunali Pino Falbo, Anna Amselmucci e Giuliana Cassano.
Di seguito riportiamo i punti salienti della nota stampa
«Il Comune di Paola ha sfrattato il Centro di aggregazione sociale per anziani Auser dalla sua storica sede di corso Cristoforo Colombo.
La onlus è rimasta in questi mesi nella medesima sede per gentile concessione dei proprietari dell’immobile, la famiglia Chianello di Paola. Alla base dello sfratto vi sarebbe la necessità di risparmiare un fitto da 360 euro al mese per un locale immenso, quello di corso Colombo, composto da tre enormi saloni, due bagni e un locale di servizio. Locale caratterizzato dalla presenza di una ricca biblioteca e dove Auser organizzava la formazione di anziani, giovani e immigrati, riuscendo a coinvolgere anche cento persone in un solo evento, grazie proprio all’ampiezza degli spazi».
Togliere questi locali preziosi a una risorsa produttiva come l’Auser, che tutti conoscono nell’intera Calabria, al fine di risparmiare 360 euro», spenderne ben 650 mensili (600 al mese dal secondo anno) per prendere in fitto il locale di proprietà di un noto supporter elettorale, al fine di mettere in comunicazione Piazza Nassirya a Via Valitutti».
«650 euro, non è una somma considerevole? Non sono soldi bruciati, se si considera che vengono impegnati per prendere in fitto una “passerella”? non è un servizio irrilevante quello di consentire a pochi residenti e utenti di quell’area di sosta di avere una scorciatoia, evitando loro di percorrere a piedi altri 150/200 metri per raggiungere un luogo o un altro (camminare sarebbe anche utile alla salute)? Insomma è concepibile “azzoppare” l’Auser per risparmiare 360 euro e spenderne ben 650 per agevolare pochi intimi?».A nostro avviso si tratta di provvedimenti abnormi che mettono a nudo l’inconsistenza di questa Amministrazione comunale, proiettata ad accontentare amici e scontentare tutti gli altri. Se pure queste operazioni dovessero portare utili, volendo ragionare per assursi, perché tali somme non vengono impegnate per altro, magari nei servizi sociali?»