PAOLA- Ritorniamo a parlare di Forza Italia, a Paola. Vi abbiamo detto del ruolo poco chiaro dei forzisti Paolani (https://www.pillamaro.it/politica/paola-il-ruolo-poco-chiaro-di-forza-italia-e-la-maggioranza-politano) ed in attesa di comprendere se il Partito che fu di Silvio Berlusconi sia a sostegno o all’opposizione della Nuova Era di Giovanni Politano, occorre fare un passo indietro nella cronistoria di una disfatta politica tra le più cocenti per gli azzurri nella cittadina tirrenica. La Scelta Sbagliata è un brano di Willie Peyote feat. Tormento, tratta dall’album Educazione Sabauda e fa al caso dell’allora compagine che sostenne Emira Ciodaro candidata a sindaco. La stimata dottoressa aveva raggiunto il traguardo del ballottaggio. A lei contrapposta, la nuova era di Giovanni Politano sull’Asse Sbano-Di Natale-Logatto. Ciodaro, candidata in pectore di Forza Italia, seppur sostenuta da liste civiche, strinse un accordo con Roberto Perrotta, sindaco uscente, avversario storico degli azzurri e dell’ex sindaco Basilio Ferrari e dei suoi fedelissimi. L’anima forzista più coerente non ha mai accettato quel patto. Ciodaro e Perrotta hanno stretto un’allenza che a conti fatti ha prodotti più risultati negativi che positivi consegnando la vittoria difatti a Politano. Tra i candidati della dott.ssa Ciodaro vi erano avversari storici di Perrotta, su tutti, oltre alla base di Forza Italia, un certo Pino Falbo, persona libera e preparata. Uno che non le manda a dire. Certo, parlare con il senno di poi è più semplice, ma nella città si è percepita la poca genuinità dell’accordo elettorale. È stato quello senza ombra di dubbio il colpo finale su di un partito in balia delle correnti, che stenta a definire strategie elettorali e ad assumere posizioni politiche limpide. Basti pensare che, se in maggioranza ci sono i forzisti Massimo Focetola, Marilena Focetola e Francesco Vigilante, in minoranza siedono la dott.ssa Ciodaro, Josè Grupillo e Alfonso D’Arienzo e probabilmente anche di Renato Vilardi. Vi abbiamo raccontato del piano di Forza Italia di mettere tutti (o quasi) questi soggetti in un gruppo unico. L’obiettivo potrebbe essere quello di limitare l’ascesa incontrastata dei gruppo di Fratelli D’Italia in seno al comune di Paola. Vi è dell’altro però. Le Strategie regionali dei vertici devono trovare coincidenza con le situazioni che la politica locale impone. Ad oggi Giovanni Politano si regge su due soli consiglieri comunali in più. Marco Minervino e Maria Rosaria Città hanno salvato la nuova era, abbandonando una Migliore Calabria colata poi a picco. I numeri sono risicati. Meglio non rischiare perché un mal di pancia può capitare a chiunque. È presumibile che la Maggioranza strizzi l’occhio a qualcuno dell’opposizione. In realtà dei primi ammiccamenti paiono esserci già stati. Non se ne è fatto nulla, ma, stando ad indiscrezioni la brace è ancora calda, tradotto: il dialogo non è tramontato. Chi potrebbe saltare quindi in maggioranza? Chi potrebbe fare la stampella? Decade sin da subito il nominativo di Andrea Signorelli. Il leader della Rete dei Beni Comuni lavora per fare il sindaco e non tradirebbe mai la fiducia degli elettori, specialmente ora che sul bilancio sta per giocarsi una partita importante. Anche Roberto Perrotta non dovrebbe fare salti. Per l’ex sindaco, un sostegno a Politano rappresenterebbe qualcosa di complicato e di difficilmente digeribile per i fedelissimi. Marianna Saragò potrebbe ricevere qualche dritta da Azione, ma il partito a Paola conta ancora poco. Farebbe meglio a stare fuori da simili dinamiche per puntare a crescere. Restano – per esclusione – i nominativi di Josè Grupillo, Alfonso D’Arienzo, Emira Ciodaro e Renato Vilardi. Per quest’ultimo sarebbe un rientro. Stentiamo a credere in un salto della dott.ssa Ciodaro, coerente e determinata oppositrice della nuova era. Per Grupillo e D’Arienzo, potrebbero aprirsi ragionamenti di opportunità politica riconducibili anche alle strategie di Forza Italia. Vale a dire: un loro eventuale ingresso in maggioranza sarebbe a titolo personale o troverebbe sostegno dal partito di Gallo e Occhiuto? Al momento nulla è deciso, eppure circolano sempre più incessanti le voci che vedono membri della minoranza fare la stampella alla Nuova Era. Forse sono brusii da bar, ma qualora questo dovesse verificarsi, non sarebbe la prima volta. Di salti degni della pubblicità di Olio Cuore sono pieni gli annali. Basti pensare che nella scorsa legislatura – giusto per far un esempio – Maria Pia Serranò, passò in maggioranza ricoprendo addirittura il ruolo di presidente del consiglio comunale grazie ai voti dei Perrottiani. Destinazione inversa per i Dinataliani che trovarono spazio in minoranza. Torniamo al presente. Chi salta in questo momento rischia di bruciarsi. A meno che Forza Italia non faccia davvero Forza Italia, entrando di petto nella forza di Governo, chiedendo il rimpasto di giunta, unico atto politico possibile. In assenza di queste possibilità, la nuova era farebbe bene a tenersi stretti i propri, ma si sa, a Paola l’erba del vicino è sempre più verde. Chi vuol comprendere, faccia pure.