PAOLA- Alla fine anche in assise dovrebbe rimanere immutato l’assetto ed il posizionamento, con i tre consiglieri di opposizione, di estrazione forzista che non si trasferiranno sugli scranni a destra del civico consesso in quanto l’azzeramento non è stato effettuato. Basterebbe questo soltanto per far comprendere quanto il reset voluto dal primo cittadino del comune di Paola Giovanni Politano sia stato un buco nell’acqua. Il Sindaco, inoltre, dopo esser entrato in Forza Italia, non solo non è riuscito politicamente a ridisegnare in aula un quadro con tinte azzurre, deludendo probabilmente i vertici forzisti, ma si è anche incartato, dato che ad oggi, a più di due settimane dal decreto, non si ha traccia della vecchia-nuova giunta e soprattutto dell’assessore al bilancio che manca addirittura dal mese di Agosto.
Una operazione politica flop, che ha nuovamente fatto ripiombare le strategie della nuova era tra le perplessità degli addetti ai lavori. Nel mentre, la pesante notizia del definanziamento del porto turistico, che ha infranto, almeno al momento in attesa di un possibile rifinanziamento, i sogni di realizzaro l’opera di sviluppo della città del Fururo.
Politano e la maggioranza stanno comunque andando avanti, senza giunta, senza assessori, senza vicesindaco, ma i numeri in aula rischiano di essere comunque soltanto di 9 a 8, e con almeno un consigliere comunale scettico e malpancista. Nel mentre, fioccano affidamenti diretti (leciti) che attingono per lo più, dal capitolo della tassa di soggiorno. Si va dalle spese del Natale 2024, fino ad un affidamento per la realizzazione di buffet, pranzi e cene istituzionali dell’anno 2024 presso un noto ristorante del lungomare cittadino, fino a spese di promozione turistica varie e ripresa del concerto di capodanno nella città di Paola.
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