Pubblichiamo, dalla pagina ufficiale della città di Paola, il messaggio del sindaco Roberto Perrotta, con la speranza di poter offrire un servizio ai cittadini paolani.
“L’eccezionalità del momento presente è tale da richiedere uno sforzo collettivo, un’azione concertata, in grado di rispondere, razionalmente, alle sollecitazioni emotive legate alla preoccupazione per un virus che, data la sua potenzialità di diffusione, non ha ancora dato modo di circoscriverne efficacemente la portata.
Allo stato attuale, la “bussola” fornita a ciascuno è quella impostata sulle direttive del comitato scientifico voluto dal Governo, semplici regole da tener presenti per orientarsi su una mappa che dovrebbe condurre tutti fuori pericolo.
Ad oggi, giornata della Festa della Donna, a Paola non risultano criticità da contenere, però è opportuno attenersi scrupolosamente a ciò che è stato disposto, senza confidare troppo nella buona sorte e senza sottostimare l’entità del rischio.
Bisogna tenere alta la guardia senza però avere paura. È necessario accettare qualche momentanea limitazione per evitare di agevolare condizioni favorevoli al virus. Nei bar, nei supermercati, nei ristoranti, nei locali pubblici, è opportuno mantenere la distanza minima stabilita per avere contatti con altre persone. È fondamentale agire in tal senso, perché nel caso di una diffusione incontrollata, il nostro Sistema Sanitario Nazionale sarebbe sollecitato oltre la sua capacità.
Seguendo il vademecum consigliato dal Governo: è opportuno sospendere ogni attività che si svolga in spazi pubblici e privati, a meno che non si possa rispettare la distanza di un metro fra le persone (vale anche per compleanni, matrimoni, feste private, bar, ristoranti e similari); così come lavarsi le mani ogni volta che è possibile, evitando di toccare bocca, naso e occhi; tutte le persone sopra il 65 anni, i malati cronici, chi è affetto da multimorbilità, gli immunodepressi, evitino di uscire di casa salvo casi eccezionali, la Protezione Civile è in grado di fornire assistenza a chiunque sia solo e abbia bisogno anche della spesa. Chiunque abbia sintomi sospetti o che sia stato nelle ultime settimane in aree considerate a rischio, è invitato a chiamare immediatamente il medico di base o il pediatra di scelta libera, senza sovraffollare pronto soccorso o ambulatori.
Per poter ritenere “efficace” ogni contromisura, è inoltre necessario evitare gli assembramenti che, per quanto costituiscano l’essenza stessa della socialità in una comunità, allo stato attuale rischierebbero di mettere a repentaglio la sicurezza e la tutela della salute pubblica.
In questo verso, una grossa mano potrebbe provenire dalle nuove generazioni, dai ragazzi che sono in grado di comprendere la particolarità del momento presente, chiamati ad essere più responsabili nei confronti delle loro famiglie e dei nonni che sono le persone più vulnerabili.
Con scuole e università chiuse, sta a loro scegliere di non sostituire questi indisponibili luoghi di aggregazione con altre zone di affollamento. Nei bar, nei locali e nei luoghi di ritrovo anche all’aperto, è necessario limitare al massimo i contatti e il rischio di creare condizioni favorevoli alla diffusione del virus.
Insieme all’Amministrazione Comunale che rappresento, stiamo cercando di coordinare ogni intervento nella direzione che possa offrire ai cittadini le indicazioni più attinenti alle direttive sinora ricevute, facendo ricorso ad ogni forza disponibile.
ANDRÀ TUTTO BENE. L’unità, la solidarietà e lo spirito di adattamento ci aiuteranno a raggiungere, prima possibile, l’obiettivo auspicato. Aiutiamoci e aiutiamo chi si sta prodigando, nel proprio lavoro quotidiano, per farci correre meno rischi e assicurarci il ritorno veloce alla normalità. Confidando nella collaborazione di ognuno, potremo realizzare la speranza che ANDRÀ TUTTO BENE”