PAOLA- Non si sono fatte attendere le reazioni della politica e della città di Paola al passaggio di Giovanni Politano in Forza Italia, con conseguente messa in moto del meccanismo che potrebbe portare in maggioranza alcuni consiglieri comunali eletti tra le fila della minoranza, e per alcuni, come nel caso di Renato Vilardi, potrebbe essere un ritorno, dopo averla abbandonata, soltanto dodici mesi fa quando era un militante del Partito Democratico e della migliore Calabria di Graziano Di Natale. Oggi invece, la forza di governo Paolana che si andrà a definire ha tutti i connotati di una maggioranza di centrodestra. La nuova era, quella coalizione civica e politica che aveva riscosso il consenso degli elettori, non esiste più. Al suo interno non vi sono più anime di centrosinistra. La maggioranza è divisa in due tronconi. Uno riconducibile a Fratelli D’Italia, l’altro a Forza Italia nonostante non vi siano ancora gruppi consiliari di partito. E intanto arrivano le critiche bipartisan. Quelle del PD che invoca le dimissioni del primo cittadino, ma anche quelle di un numero di forzisti vicini alle posizioni dell’ex sindaco Ferrari. Una situazione in continuo divenire, che potrebbe comunque mutare. Perché si sa, anche questa è Paola.

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