“Ho scelto di tornare nelle periferie -nord e sud- in questi pochi giorni che ci separano dal definitivo verdetto delle urne. L’ho fatto con umiltà e con la massima libertà. Perché vinco o perdo posso continuare a guardare negli occhi tutte le persone, quelle che mi hanno votato e quelle che non mi hanno votato. A nessuno ho detto bugie. E la verità sono certo che pagherà. La verità vera, quella verificata e verificabile. Le periferie sono luoghi importanti ed essenziali per la realizzazione del cambiamento. Ai tanti presenti ho fatto lo stesso invito che avevo fatto 15 giorni fa: alziamo la testa, non accontentiamoci, proviamo a superare le logiche di interesse particolare. I giardinetti puliti, l’erba tagliata, il rinnovamento del manto stradale, la manutenzione dei tombini non sono un favore che vi fa l’amministratore di turno sono per voi un diritto e per il Comune un dovere. Insieme alla mia squadra vogliamo fare un passo avanti, non per noi – che, checché se ne dica, sappiamo cosa fare dal 27 giugno in poi – ma per Paola e per i suoi figli. Abbiamo fatto lo sforzo tutti insieme di arrivare fino a qui, fino al ballottaggio. Dobbiamo fare un po’ di più per arrivare dritti alla meta: vivere in una città migliore, vivere in una città che ha bisogno di onestà, lealtà, legalità, modernità e inclusività. Andiamo a prenderci il futuro. Non mi interessano i personalismi e le guerre di potere, quando in corso c’è una guerra vera ed è offensivo, per le vite che si perdono ogni giorno a pochi passi da casa nostra, anche solo pensare di fare inutili battaglie.
Io guardo avanti e penso a Paola, non alle manie di protagonismo di qualcuno”. È quanto affermato nel comizio in località Fosse, dal candidato a sindaco Giovanni Politano.

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