Mettiamola così. Usando un eufemismo, il centrodestra della città di Paola sembrerebbe avere più generali che soldati. Ciodaro, Ferrari, Mannarino e Logatto, avrebbero già iniziato le prime manovre, ma non mancherebbero le relative prime difficoltà. Nonostante la forte trazione forzista e la doppia vittoria delle ultime elezioni regionali, le diverse compagine politiche locali non sono state in grado di consentire a nessun candidato paolano di entrare a Palazzo Campanella, cosa invece riuscita nel 2020 dai competitor del centrosinistra, seppur dati perdenti con Pippo Callipo. Non c’è riuscita per ben due volte Emira Ciodaro, non c’è riuscito Basilio Ferrari, e nemmeno Sabrina Mannarino. Un vero e proprio rammarico, magari “superabile” grazie a qualche incarico di sottogoverno. Quel che appare certo, è che a Paola il centrodestra vorrebbe, sull’onda dell’entusiamo ‘regionale’ tentare di vincere le elezioni comunali. Un compito tutt’altro che facile però nonostante un’ipotetico supporto di Gallo, Occhiuto e Co. Il centrosinistra a Paola, se unita resta forte, e nel centrodestra, dove i “Generali” abbondano, latitano soldati e candidati al consiglio comunale. Basterebbe infatti dare un’occhiata alle liste che hanno composto la colazione dell’allora candidato Basilio Ferrari, per avere contezza delle difficoltà ad unire e lavorare sul territorio. Appare quindi scontato che Forza Italia, FDI, e anime varie dovranno cambiare strategia territoriale per “Reclutare” soldati e candidati utili alla causa. Non è solo questo aspetto a turbere i sogni azzurri. Resta da capire se, l’eventuale coalizione di centrodestra, magari guidata dalla candidata a sindaco Emira Ciodaro, rimasta fuori dall’attuale consiglio comunale, accetterà o meno gli attuali consiglieri Perrottiani. Nel centrodestra troveranno spazio (per fare qualche nome) Maria Pia Serranò, Ivan Ollio, Jose Grupillo e Francesco Aloia?

Eletti con Roberto Perrotta, sembrerebbe che alcuni di loro sarebbero pronti al classico salto della Quaglia. Da sinistra a destra. Sarà vero? Se così dovesse essere, un’ipotetica coalizione di centrodestra che ha tanto attaccato Roberto Perrotta e compagni, come giustificherà un loro ingresso in squadra, agli elettori? Come potranno attaccare gli avversari con pezzi dell’attuale maggioranza in squadra?

Quel che appare certo, è che a Paola la campagna elettorale è iniziata. Il centrodestra vuole vincere, ma dovrà fare i conti con il centrosinistra. Quello pronto a schierarsi, e quello che accoglierà tra le proprie fila sottoforma di civismo.

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