“Il mio impegno per la riapertura degli ospedali chiusi non può che essere massimo nell’attenzionare, in maniera decisiva, anche la struttura dell’Ospedale di Praia a Mare”. lo afferma il segretario-questore dell’Assemblea regionale, Graziano Di Natale, che così prosegue a conclusione di un proficuo confronto con il Sindaco della cittadina altotirrenica, Antonio Praticó: “Al fine di smuovere una situazione che versa in uno stallo quantomeno discutibile, ho scritto, con Prot. Int. n°13/2020, al Vice Ministro della Salute, dott. Pierpaolo Sileri e al Commissario della Sanità in Calabria, Guido Longo, per chiedere un rapido intervento poiché bisogna dare esecuzione alle sentenze del Consiglio di Stato che hanno sancito la riapertura dell’Ospedale.
Occorre, infatti, che il Governo nazionale e la struttura commissariale calabrese si attivino affinché siano rispettate le priorità acquisite e che, pertanto, l’Ospedale di Praia ottenga tutto ciò che gli spetta così come chiaramente sancito nelle sentenze oramai passate in giudicato e nei decreti del dott. Sciabica”.
Per comprendere le ragioni di tutto ciò, è opportuno ripercorrere brevemente l’iter giudiziario che ormai da anni si ripercuote sui cittadini calabresi. Lo stesso Di Natale, spiega che: “Dopo una sentenza negativa del TAR Calabria del 2013, il Consiglio di Stato con la sentenza del 2014 ha annullato il Decreto del Commissario SSR Calabria n.18/2010 che aveva trasformato il Presidio Ospedaliero di Praia a Mare in CAPT con il conseguente travolgimento di tutti gli atti successivi. Per far fronte all’inerzia del Commissario SSR Calabria, Dott. Scura, è stato proposto un nuovo ricorso al Consiglio di Stato per chiedere l’ottemperanza di quella precedente sentenza. In quella occasione il Consiglio di Stato ha nominato il Dott. Sciabica a dare esecuzione ai predetti pronunciamenti e ridisegnare le funzioni da attribuire al Presidio Ospedaliero di Praia a Mare.
Voglio inoltre ricordare che, nella prima fase di esecuzione delle sentenze, nell’Ospedale di Praia a Mare sono stati attivati, il 3 novembre 2017, una serie di servizi fra i quali il pronto soccorso con O. B. I. con quattro posti letto H24 dotato di tutto il personale previsto nel decreto Sciabica, un laboratorio di analisi H24, il servizio di Radiologia H24 comprendente la TAC e la Risonanza Magnetica di ultima generazione, nonché il servizio dedicato allo Screening per patologie tumorali, il servizio Anestesia H24, l’apertura della U.O.C. di medicina H24, gli ambulatori settimanali per tutte le specialistiche della branca medica, il servizio di Emodialisi e ambulatorio di nefrologia, il servizio di Gastroenterologia con la rispettiva dotazione organica, il servizio di terapia Antalgica, il servizio di Farmacia ed punto prelievo mattutino con personale dedicato, per non parlare del reparto di chirurgia, sul quale, siamo pronti ad effettuare qualsiasi tipo di discussione, con tanto di pareri autorevoli”.
Dal meticoloso impegno dell’esponente politico, emergerebbero dunque potenzialità tali per il presidio ospedaliero da ospitare un bacino di utenza che ingloba Calabria, Basilicata e Campania, trattandosi di struttura “posta” ai confini delle tre Regioni. Di Natale a riguardo non ha dubbi: “Si Tratta di una struttura d’eccellenza le cui potenzialità sono state riposte nel dimenticatoio per logiche che nulla hanno a che vedere con una sana gestione della cosa pubblica. Mi preme sottolineare, che i comuni sottoscrittori di tale atto, con nota ufficiale del 17.03.2020; del 27.03.2020 e del 17.06.2020 hanno fornito anche disponibilità ad acquistare strumentazione di supporto per la cura del Covid-19 quale fase post terapia intensiva. In un momento di emergenza epidemiologica, potremmo contare a Praia a Mare su almeno 20 posti letto ma tutto ciò sembra non interessare all’Asp ed alla giunta regionale”.
Di Natale, come per la Terapia Intensiva di Paola, promette battaglia: “Nella qualità di Consigliere regionale riconosco la necessità di dare voce ad una comunità che da più tempo lotta per la tutela del diritto alla salute.
I Calabresi non possono aspettare le pastoie della burocrazia e non meritano di essere presi, oltremodo, in giro. Chiedo a gran voce giustizia per l’ospedale di Praia a Mare.
Abbiamo bisogno di certezze”.

Infine, un chiaro appello al tessuto sociale: “Chiedo il supporto di tutti i cittadini onesti, liberi e realmente indignati di questa situazione venutasi a creare negli anni. Uniamoci, in maniera sobria, facendo valere, senza populismi, senza demagogia e senza parate elettorali, i diritti di un territorio depredato. Insieme ce la faremo”.

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