Rappresentava il fiore all’occhiello dell’ospedale di Praia a Mare. Gli eventi, e non certo i medici, che sono gli stessi, hanno portato ad un lento decadimento della Gastroenterologia del nosocomio praiese. Da ieri il reparto di “gastroscopia” è chiuso per mancanza di attrezzature.
La situazione è andata sempre più peggiorando perché ignorata dai “soliti” che muovono i bottoni. Basti pensare che nel 2002 era stato avviato un rapporto di consulenza con il Dipartimento di gastroenterologia dell’Università di Torino-ospedale Molinette. Un rapporto fra le due realtà sanitarie, fortemente voluto dal dottor Antonio De Lio che, in questo modo, aveva voluto mettere a disposizione dell’utenza un servizio più ampio coinvolgendo l’Università torinese. Una visione oltre gli orizzonti. Ora, il macchinario per eseguire gli esami non funziona e non è rimasto altra da fare che chiudere le attività con una ricaduta negativa verso i pazienti. Eppure, sono in molti, anche da altri paesi calabresi, e non solo, a scegliere la Gastroenterologia ed endoscopia digestiva del presidio ospedaliero praiese.
L’ospedale di Praia a Mare ha avuto sempre la tradizione gastroenterologica. Già dal 1983 era presente un ambulatorio. Benchè non fosse stata data la giusta importanza, si sono sempre svolti esami importanti. Fino al 1998 non c’era un infermiere dedicato a questo settore. La svolta è avvenuta nel duemila. Con la capsula endoscopica l’unità operativa ha iniziato il cammino verso una vera e propria specializzazione.
Fonte ed articolo Miocomune