PAOLA– “Dalle parole ai fatti. Abbiamo dato mandato ai legali di far valere le nostre tesi, delusi dal piano di riordino della rete ospedaliera attuata dalla Regione Calabria che avrebbe destinato l’ospedale San Francesco di Paola a stabilimento di riferimento e lo Iannelli di Cetraro a Spoke Dea di primo livello, rischiando di isolare un territorio – del basso tirreno cosentino – orfano di servizi. Al contempo, abbiamo affidato all’avv. Grossi il ricorso al TAR impugnando le scelte del commissario della sanità calabrese. Inoltre – annuncia la maggioranza – e’ volontà di questa amministrazione comunale proseguire anche il precedente ricorso al Tar riguardante la riorganizzazione sanitaria che prevedeva il trasferimento dei reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatra da Paola a Cetraro. Se deve prevalere la legge dei numeri vogliamo capire le performance di questi reparti anche in termini di nascite e per farlo abbiamo affidato all’Avv. Parise il mandato di tutelerci”. È quanto afferma l’amministrazione comunale della città di Paola, in una nota stampa che così prosegue: “I numeri sono inconfutabili e devono valere per tutti. Chiediamo di conoscere dati e fatturati attribuibili ai due presidi ospedalieri nei primi sei mesi del 2023 e quelli dell’annualità 2022. Inoltre porteremo avanti per nostra volontà un’azione legale che dal 2012 non si è mai concretizzata”. Ed ancora: “Da una relazione sulle performance sanitarie evincono dati che attesterebbero il San Francesco su cifre nettamente superiori allo Iannelli. Dispiace dover arrivare a tanto, ma sarà battaglia”.
Ospedale di Paola. L’amministrazione passa alla linea dura. Pronti DUE ricorsi al TAR
498