“Ormai non abbiamo più dubbi: LA SALUTE DEGLI ABITANTI DEL TIRRENO COSENTINO, non interessa più a nessuno!

Non solo non si può nascere, ma dalle nostre parti è proibito anche ammalarsi! Lo abbiamo sempre detto in tutte le salse, che il destino dell’ospedale di Cetraro era segnato, destinato alla chiusura. Non abbiamo mai “abboccato” ai tanti finti provvedimenti, alle tante promesse mai mantenute che per qualcuno diventavano certezze di riaperture di reparti e servizi chiusi oramai da anni. L’ultimo provvedimento con il quale si chiude il reparto di rianimazione, destinandolo a pazienti di solo Covid è la ciliegina sulla torta! Stesso destino toccherà al reparto di medicina.

Sia ben chiaro, è giusto trovare soluzioni e accoglienza in reparti idonei per chi è colpito in modo grave da questo maledetto virus, quello che contestiamo é il modo approssimativo e dilettantistico che si sta affrontando anche quest’ultima ondata Covid! C’è stato il tempo per programmare, invece si è voluto aspettare, ancora una volta, l’ultimo momento. C’è stato tutto il tempo per ristrutturare il padiglione B in modo da destinarlo tutto a COVID, senza intralciare e bloccare di fatto tutte le altre attività! Speriamo che il Governatore non ci deluda e riveda questa scelta scellerata, adesso non ci sono più alibi, la responsabilità del Governo della Sanità Calabrese è sua, visto che è anche Commissario! Ci auguriamo che il Sindaco, l’intero Consiglio Comunale d le forze politiche di Cetraro, le associazioni, le Organizzazioni sindacali, etc, riescano finalmente ad intraprendere azioni forti e decisive, coinvolgendo anche il territorio, per evitare la chiusura di un Ospedale che è stato punto di riferimento per l’intero territorio”.

UIL, AntonioTripicchio

CONFIAL, W. Maltese- Mirko Capraro

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