L’improvvisa decisione di trasformare il reparto di medicina di Cetraro in “reparto covid” è l’ennesima prova della totale incapacità dei vertici della sanità calabrese nella gestione della pandemia, i cui risultati sono anche rappresentati dal continuo e progressivo depotenziamento dell’ospedale cittadino, ridotto ormai alla stregua di un “lazzaretto”.
Come socialisti, senza voler alimentare tensioni o polemiche in un momento così delicato e difficile, esprimiamo tuttavia grande preoccupazione per questa decisione che non solo dispone la chiusura quasi totale dell’Ospedale di Cetraro, ma sarà anche difficilmente attuabile. In tal senso condividiamo le considerazioni già espresse dalle organizzazioni sindacali in riferimento alla inadeguatezza dei profili di sicurezza ed alla carenza di attrezzature e personale sanitario.
D’altra parte è anche necessario far emergere che la scelta odierna è figlia di una gestione poco avveduta mostrata dalle varie Istituzioni.
Infatti a più riprese, per ultimo lo scorso dicembre, abbiamo sollevato molti dubbi per l’istituzione dei posti covid, consapevoli che l’idea di un ospedale promiscuo non era razionale e che sarebbe stato più utile e logico puntare alla riapertura di tanti ospedali ora chiusi, ma pronti ad ospitare i pazienti covid (come Praia a mare ed altri) o in alternativa ad attrezzare, per quanto riguarda l’ospedale di Cetraro, il padiglione C, disponibile all’uso ed isolato dal resto della struttura.
Tutto ciò purtroppo al momento non è stato realizzato ed oggi ci vediamo costretti a “subire” una scelta che avrà come conseguenza negativa l’impossibilità per l’ospedale di Cetraro di far fronte alle tante, anche gravi, patologie “non covid”.
D’altra parte non ci sentiamo per nulla rassicurati dalle garanzie espresse al sindaco dalla struttura commissariale circa la possibilità che le prestazioni di medicina possano continuare ad essere fornite nel nostro ospedale senza creare problemi di promiscuità.
Per tutti questi motivi, nel ribadire la necessità di bandire le divisioni e di fare ragionamenti collettivi tra le forze politiche e sociali della Città, invitiamo il Sindaco, che al momento ha ritenuto di interloquire solo con la sua maggioranza per l’attivazione dei posti di subintensiva, a convocare con urgenza la commissione consiliare sulla sanità in modo da rappresentare, a chi di competenza, in maniera più forte e collegiale le preoccupazioni della città.
Ciò al fine di mettere in campo una soluzione alternativa che dia risposte ai pazienti Covid e, nel contempo, non depotenzi il nostro ospedale.
Invitiamo infine l’amministrazione, a cui riconosciamo impegno per la proficua organizzazione della vaccinazione, ad attivarsi per evitare che tanti soggetti fragili vengano sballottati nei posti più sperduti della Calabria per la somministrazione del vaccino, considerato anche che la nostra Città è stata individuata come centro vaccinale.

Partito Socialista Cetraro.

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