Una vittoria di Pirro? Forse. L’ennesimo piccolo passo verso una ripresa di servizi confusa e a rilento rispetto alle reali aspettative dei cittadini. Eppure, di diverso parere sembra essere il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, che ha affermato “Sulla sanità avevamo preso l’impegno di non indietreggiare e di mettere in campo relazioni volte al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Lo abbiamo fatto – ha continuato il primo cittadino – in silenzio e senza mai puntare il dito. Lo abbiamo fatto senza pennacchi e senza primogeniture. Abbiamo seguito la strada del rispetto istituzionale“. A disporre la ripresa parziale delle attività è stato il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, che nel documento contenente la disposizione organizzativa ha specificato che le operazioni chirurgiche potranno essere effettuate in regime di elezione e day-surgery, e dunque preventivamente programmate. «Si ribadisce – scrive La Regina – che al momento nessun tipo di urgenza potrà essere espletato presso il presidio ospedaliero di Cetraro, in attesa del completo ripristino delle risorse tecnologiche e umane che in via di attuazione».

Non una parola, nella disposizione dell’asp, sul punto Nascita. Tanti i dubbi, al netto dei commenti trionfalistici degli ambienti politici vicini alla maggioranza. Le urgenze non saranno gestibili a Cetraro. Saranno spostate a Cosenza. Una vittoria a metà, l’ennesimo, mezzo passo, avanti quando l’obbiettivo sembra ancora essere lontano.

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