Riceviamo e Pubblichiamo
“Lascio la Lega. Una decisione maturata con ponderazione e dopo essermi confrontato con tantissime amiche ed amici, con i quali condividiamo un percorso politico basato sull’onestà, sulla trasparenza e sull’amore smisurato verso la nostra terra
Una decisione, che assumo con molto rammarico, ma, soprattutto, delusione. Perché, credetemi, tanta è stata la delusione di toccare da vicino, dall’interno, la fumosità di un partito in cui abbiamo creduto con forza. Un partito in cui abbiamo intravisto una possibilità di cambiamento, di una nuova ventata per la Calabria e che, invece, è stato solo capace di tradire la nostra gente e la nostra fiducia. Oggi, a distanza di mesi, mi vedo costretto a dover dare ragione a chi ci aveva avvisati e ci aveva messo in guardia. Ma pazienza. Sbagliare è umano, mentre diabolico è il perseverare. E di perseverare, sinceramente, non ne abbiamo tempo.
Quello stesso tempo, che nessun dirigente della Lega ha inteso riservare, ad esempio, per la mia comunità, per San Lucido. Né una telefonata, né un pensiero, una preoccupazione. Nessuna attenzione verso un popolo che ha sofferto tanto. Ma d’altronde, abbiamo persino preso atto dell’inesistenza di un progetto per la Calabria. Dell’assenza di una programmazione territoriale, di un’organizzazione reale, di una prospettiva. Nulla. Solo propaganda e vuoto di idee. Una delusione dietro l’altra, alimentate dalle continue gaffe, a livello nazionale, di Matteo Salvini, capace solo di protestare e di soffiare sul fuoco del populismo e completamente disinteressato alla Calabria ed ai nostri problemi. Per non parlare della mala gestio continua, che ha fatto perdere credibilità ed autorevolezza al partito, anche a livello calabrese, in pochissimi mesi. Ci sono, poi, tantissimi altri motivi, che avremo modo di chiarire con più calma e serenità. Per il momento, volevo liberarmi, insieme a chi mi ha sostenuto, di questo enorme peso e dell’incoerenza di un partito, che, ahinoi, sembra essere arrivato in Calabria solo per meri calcoli elettorali e niente di più. Un vero peccato! Una delusione soprattutto umana, che, mai come in questo momento, ci fa comprendere la necessità, sia per la Calabria, che per l’Italia, di rafforzare lo schieramento dei moderati. Perché il populismo sta fallendo e si sta dimostrando incapace di gestire le emergenze e di offrire una prospettiva di crescita reale al Paese.
Il nostro progetto politico, ad ogni modo, non si ferma. Va avanti! Il nostro patrimonio umano e di amicizia proseguirà, così come il mio impegno verso la mia comunità e verso tutto il territorio calabrese, che merita una classe dirigente vera e non di plastica”
Luigi Novello