In Calabria, alle politiche 2018 di Domenica 4 Marzo, il Movimento 5stelle ha stravinto, superando ogni previsione, non solo del mitico “Mago Orno”. In parlamento non ci saranno Giacomo Mancini junior, Tonino Scalzo, Nicodemo Oliverio, Andrea Gentile, Mimmo Tallini, Piero Aiello, Franco Talarico, Brunello Censore, Pinuccio Galati, Ferdinando Aiello e Luigi Incarnato, tutti sconfitti (alla grande) nei rispettivi collegi.
Ha vinto il movimento, ma ha “Vinto” per modo di dire anche la delusione dei Calabresi ormai stanchi.
Le Nazionali non sono le comunali, il boom dei grillini era auspicabile ma non questo Uragano.
Il risultato del centrosinistra in Calabria è imbarazzante, soprattutto perché alla guida della regione ci sono proprio loro, ed hanno perso malissimo, salvando Magorno, che dovrà dimettersi, e subito, e non da solo.
Nel PD hanno sbagliato candidature, non hanno candidato i nuovi, la gente fresca, quella che bene fa nei comuni e nelle istituzioni.
hanno sbagliato le scelte dell’organigramma del partito, Hanno perso le elezioni comunali di Cosenza, hanno perso le politiche.
Perderanno le regionali se non corrono ai ripari.
Ma la sconfitta della vecchia politica è quella delle famiglie calabresi che ormai hanno fatto il loro tempo.
Quelle famiglie che hanno sistemato i portatori di voti, ormai bruciati, che non raccolgono più nulla, che non sanno nemmeno prometterti più un posto di lavoro.
Il “Sistema” fa acqua da tutte le parti, il sistema è stato mandato a quel paese.
I Grillini ed i leghisti in parlamento.
Il PD deve e può riprendersi, il centrosinistra se si rinnoverà potrà ancora dire la sua.
Lettera firmata