“Apprendo di un’assemblea pubblica tenutasi nella serata di ieri, da parte di Progetto Democratico e DEMA, due movimenti civici di area centrosinistra.
La bella iniziativa, seppur coraggiosa, rischia di risultare un buco nell’acqua.
Se pensiamo che le formazioni politiche/associazionistiche della galassia del centrosinistra paolano sono molteplici, che senso ha convocare una riunione a 2 senza invitare al tavolo dei lavori le altre componenti?
Questo modo di fare autoreferenziale rischia di avvantaggiare il centrodestra o ancor di più il trasversalismo politico, che quasi sicuramente andrà in scena nella prossima tornata delle amministrative di primavera a Paola. Le fughe in avanti non producono nulla di buono, in quanto creano steccati, imponendo di fatto metodi e modi che eventualmente non conducono all’unione delle forze in campo.
La democrazia partecipata solitamente ha regole diverse, ma probabilmente né Progetto Democratico e né DEMA hanno imparato la lezione avuta rispettivamente nella primavera 2017 e nell’ottobre 2021, allorquando in ambo i casi uscirono dalle competizioni elettorali con ben altri risultati rispetto alle aspettative.
Avrebbe, dunque, avuto senso compiuto invitare partiti, movimenti e associazioni di tutta la galassia del centrosinistra paolano, in una vera e propria convention democratica e partecipativa.
In attesa di capire i reali motivi di questa fuga in avanti, le persone con un minimo si spirito riflessivo, bocciano già in anticipo questa prova di “Fuga a due” .
Ne vedremo delle belle, soprattutto se le premesse sono queste”.
Un cittadino Paolano.