“Come molti di voi sanno, sono la presidente dell’associazione Peter Pan che si occupa della manutenzione del parco giochi Gaetano Fiorillo.

Dal mese di novembre ho fatto richiesta protocollata al comune di Belvedere Marittimo per l’istallazione di nuove giostre (che dovranno essere comprate da un gentile donatore entro e non oltre il 31 dicembre). Ho specificato l’urgenza, chiedendo un permesso scritto per poterle installare, e del personale idoneo che se ne prendesse carico,e (a parole) mi è stata garantita la disponibilità. Ad oggi,ancora non ho ricevuto risposta, ho chiamato decine di volte per parlare e avere info ma è stato un continuo rimandare, addirittura adesso risulta sempre squillare a vuoto. Sono stata contattata per aiutarli a gestire anche un’altra situazione riguardante il parco, che ovviamente giova su di loro,e alla mia risposta che sono stata lasciata in disparte e che non accettavo di aiutare e non essere aiutata,mi son sentita dire che per quello che possono ,si fa…
Ora. Io mi chiedo.
Come può un’associazione, che si impegna per portare a nuovo un parco giochi,(che di competenza dovrebbe essere del comune), continuare a gestire il tutto? Come può un cittadino continuare ad aiutare un’associazione che ha le porte chiuse dalle istituzioni? Un’associazione che trattiene i fondi raccolti per interventi sul parco,aspettando un permesso che non gli viene dato perché non è di priorità assoluta ? Mi domando…ciò che dovete fare voi per il parco giochi è prioritario, è quindi chiedete aiuto all’associazione, ma poi se l’associazione chiede non è una priorità? Sono stanca. Sono incinta,come molti sanno,e fatico a salire e scendere le scale ogni giorno per andare in comune a protestare,si. Perché anche io ho imparato a farlo,visto che ad oggi devo dar ragione a chi mi diceva che va avanti solo chi ha gli agganci e le conoscenze.Cosi, Mi è stato detto di chiamare per evitare di salire ogni volta. . Ho chiamato e nessuno mi dà delle risposte.
Allora ci tengo a dire ,che qualora le giostre che un commerciante intende regalare,non potessero essere acquistate entro il 31 dicembre,e che dopo per esigenze non potranno essere acquistate più ,la colpa è solo ed esclusivamente del COMUNE DI BELVEDERE MARITTIMO che impedisce che questo avvenga, quando con una semplice carta firmata avrebbe potuto permettere addirittura già l’istallazione.
Non faccio nomi,cognomi ne altro,ma,chi di si sente chiamato in causa abbia l’accortezza di chiamarmi e di organizzare questa donazione al parco senza altre ostacolazioni. Mi assumo la responsabilità di ciò che dico. Sono stanca di lottare per un parco giochi che VOLETE FAR MORIRE di continuo. Dobbiamo lasciare l’impegno e lasciarlo come si è stati costretti a fare in precedenza? Le associazioni vanno aiutate.
Noi come sempre facciamo la nostra parte,e con noi i cittadini che ci aiutano a mantenerlo,abbiate almeno la disponibilità ad aiutarci per il bene dei bambini e del nostro paese. Sono già stata “ingannata” per la mia poca esperienza, e questa volta non lo farò più. Chiedo una carta. Una carta scritta.
Firmate tante carte,una carta per i bambini si può firmare o no??
Non sono paladina della giustizia, sono paladina di ciò che è stato fatto in questi mesi, da persone semplici che hanno buttato sudore in quel parco e che lo vedranno distrutto con il tempo perché le istituzioni fanno orecchie da mercante.
Certi che dopo questa dichiarazione pubblica qualcuno si faccia vivo e consideri anche le nostre richieste,vi porgo i saluti.


Emi cortese.

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