Giuseppe Lo Feudo ci teneva a lasciare un buon ricordo in Ferrovie della Calabria.
Dopo 16 lunghi anni al timone delle locomotive calabresi, il Direttore Generale va in pensione.
E come biglietto di ringraziamento il “padrone del vapore” ha deciso di erogare una pioggia di gratifiche e riconoscimenti da dispensare ai dipendenti.
Non a tutti, ovvio.
Ma abbiamo notizia che una cinquantina dovranno dire grazie a Lo Feudo il quale, come ultimo atto prima della pensione, ha elevato i loro “parametri”.
In soldoni con atti datati 28 marzo 2019, Lo Feudo ha riconosciuto ai dipendenti più capaci dei corposi aumenti in busta paga.
Così, giusto per sgombrare il campo dalle tossine lasciate dal putiferio mediatico scatenatosi sul “concorsone”, con tanto di figuraccia sulle tv nazionali, ecco che il Direttore Generale ha deciso di rivolgere una carezza per i suoi, oramai, ex dipendenti.
Secondo i bene informati, coloro che vedranno lievitare le proprie competenze in busta paga, alla luce della modifica del “parametro” sono ben 48.
Quanto costerà la “buona pasqua” lasciata dal Direttore Generale sulle casse di Ferrovie della Calabria e, soprattutto, se vi siano state disparità o favoritismi tra i dipendenti – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – saranno gli interrogativi ai quali dovrà fornire una risposta la magistratura.
Si tratta, infatti, di maggiori spese per oltre 100mila euro l’anno – prosegue Di Lieto – ovvero una pioggia di quattrini che andranno ad allargare il buco dei conti regionali.
Tanto a far quadrare i conti ci penseranno, poi, i Calabresi.
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