A distanza di 10 anni, dopo vari interventi di Italia Nostra, qualcosa forse comincia a muoversi per superare finalmente il profondo stato di degrado e di abbandono in cui versa l’Isola Dino, per restituirla ad una fruizione sostenibile e regolamentata.
Per far conoscere a tutti quelli che ci seguono il lungo e tenace lavoro di Italia Nostra per restituire all’ Isola Dino (Sito di Interesse Comunitario e Zona Speciale di Conservazione) il decoro che merita, recuperando la naturalità dei luoghi , liberandola dai rifiuti di cui è ricoperta e dallo sfacelo edilizio conseguenza all’abbandono, vogliamo ripercorrere alcuni momenti significativi della nostra attività in favore di questo sito emblematico per la cittadinanza di Praia a Mare.
Dopo i primi interventi iniziati già nel 2015, l’azione più incisiva di Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino si è sviluppata a partire dal 3 dicembre 2019 quando ha chiesto a due Divisioni del Ministero dell’Ambiente ed a altre Autorità dello Stato un urgente sopralluogo ed un intervento per la rimozione di una consistente quantità di rifiuti anche pericolosi e per la verifica dello stato di conservazione ambientale. Abbiamo rinnovato la richiesta il 26 febbraio 2020. Nel frattempo si sono dichiarate disponibili ad effettuare il sopralluogo sia l’Arpacal e che la Provincia di Cosenza. Il Ministero dell’Ambiente con la Direzione Generale del Patrimonio Naturalistico e con quella per lo Sviluppo Sostenibile ed il Danno Ambientale e la stessa Soprintendenza di Cosenza sono intervenuti chiedendo al Comune di Praia a Mare, alla Regione Calabria, all’Arpacal ed a altri soggetti istituzionali aggiornamenti e spiegazioni sulla situazione del sito, e sulle iniziative che si intendevano assumere e sui possibili profili di danno ambientale. Sono usciti a più riprese articoli sulla stampa e sui social ed è stata presentata anche un’ interrogazione alla Commissione Europea. Nel frattempo Italia Nostra si è rivolta al Ministro Costa e all’Assessore Regionale all’Ambiente Sergio De Caprio. Il 14 luglio ed il 17 settembre Italia Nostra ha sollecitato nuovamente le Autorità per una verifica urgente della situazione ambientale dell’ Isola Dino.
A seguito di tutto ciò siamo stati informati che il sopralluogo richiesto è avvenuto il 5 ottobre 2020 a cura dell’Arpacal Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento di Cosenza e dei Carabinieri Forestali, e in data 30.10.2020 è stata trasmessa al Comune di Praia a Mare una relazione tecnica del sopralluogo. A seguito di ciò il Sindaco di Praia a Mare in data 15 dicembre 2020 ha emesso 4 ordinanze contingibili ed urgenti (n. 495-496-497-498) , ordinando a Dell’Utri Alberto, a Giannotti Servetti Carla, alla Soc. Elisa s.r.l. , alla soc. Mara srl, catastalmente intestatari degli immobili presenti sull’ Isola Dino, di procedere entro 15 giorni alla completa verifica di tutti gli immobili, con caratterizzazione dei rifiuti presenti, ed entro 90 giorni alla completa rimozione di tutte le varie tipologie di rifiuti risultanti dalla caratterizzazione.
Già in passato altre ordinanze riferite alla rimozione dei rifiuti sull’Isola Dino sono cadute nel nulla ed il comune non ha poi provveduto alla rimozione d’ufficio in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate malgrado l’ordinanza lo prevedesse.
Ci auguriamo che in questo caso i soggetti obbligati siano più responsabili e che il comune di Praia a Mare sappia ben gestire la questione nell’interesse di un sito naturalistico e paesaggistico di primaria importanza per Praia a Mare e per la Calabria, sito che con il passare del tempo ha visto e vedrà ancor di più aggravare la condizione ambientale nel suo complesso se non si interverrà con urgenza. Italia Nostra con le sue iniziative ha posto tale questione al centro dell’attenzione delle Autorità Ministeriali , delle istituzioni Regionali e locali e della stessa Magistratura e continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi della questione fino a quando tutti i rifiuti saranno rimossi, sarà risolto lo stato di degrado e di disfacimento delle presenze edilizie, e sarà finalmente recuperato l’Habitat della scogliera deturpato dalle rovine cementizie.
Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino