Di Francesco Cirillo
In un comunicato stampa il sindaco di Diamante e l’amministrazione comunale tutta si è rammaricata per gli atti di vandalismo avvenuti a fine mese di agosto nel parco LaValva. Ce ne rammarichiamo anche noi, ma alcune cose vanno dette. Partiamo dalla teoria della finestra rotta, e cioè da quella teoria che se in un palazzo c’è una finestra rotta e nessuna la ripara, poi si aggiungono altre finestre rotte, poi si entra dentro, poi ci si imbratta l’esterno e così via. Cosa significa? E’ facile dirlo, quando una qualsiasi opera risulta abbandonata è facile che questa venga vandalizzata. E’ il caso del nostro Parco Lavalva, campo di battaglia nelle precedenti amministrazioni sulla sua gestione. Opposizione e maggioranze negli anni passati ne hanno fatto motivo di scontro a tutti i livelli. Per una scapitozzatura sbagliata, per uno sversamento illecito di liquami, per l’abbandono della palestra e via dicendo. Silenzio per una discarica a cielo aperto rimasta sotto gli occhi di tutti per un mese, silenzio per blocchi di cemento abbandonati, silenzio per i fuochi accesi da dipendenti comunali nell’area dell’ex maneggio. La finestra era rotta da un pezzo, ci pare. Ora quelli che ne facevano un fiore all’occhiello stanno zitti e piangono per gli atti vandalizzanti. Ma ci chiediamo cosa avete fatto per questo parco in questi due anni a parte la pulitura dalle erbacce e l’esistenza del Museo del mare frutto della precedente amministrazione ? Niente. Nessun progetto, nessuno intervento di controllo, nessun intervento che metta al centro dell’estate il Parco come luogo di frescura, di tranquillità, di giochi per i bambini ( abbiate la compiacenza di non considerare tali due altalene arrugginite ). Eppure sarebbe bastato poco per rimetterlo in funzione e animarlo, bastava anche spostarvi il mercato serale dal lungomare nuovo, o affidarlo ad animatori, giocolieri, etc… ma queste sono idee facili, normali, che evidentemente ai nostri amministratori, interessano poco. La finestra è già rotta e tale resterà.