Riceviamo e Pubblichiamo

Il declassamento del Teatro Rendano, fino a ieri uno dei più importanti teatri di tradizione del Mezzogiorno e la conseguente perdita del finanziamento del MIBAC, è la cronaca di una morte annunciata.

Mario Occhiuto è il sindaco di Cosenza da quasi un decennio: dare colpe e responsabilità ad altri è davvero sinonimo di grande faccia di tosta.
Da quando è sindaco Occhiuto, sulla stagione lirica, vocazione fondamentale del teatro Rendano, non ha investito le risorse necessarie per mantenere alto il livello di tradizione del nostro Teatro. Questo declassamento è un disonore per i Cosentini.
La città arretra in cultura, nonostante sia sede dell’antico e prestigioso Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, di un Liceo Musicale, oltre che di ben tre teatri di proprietà comunale che consentirebbero una offerta di spettacoli di qualità diversificata per una utenza di respiro regionale ed interregionale.


La Città avrebbe meritato che il sindaco avesse lavorato in questi anni per creare le condizioni affinchè Cosenza diventasse davvero una città di cultura, in linea con la sua antica tradizione.
Ma per Mario Occhiuto la cultura non è la lirica, non è il teatro di qualità, non è il sostegno alle vocazioni territoriali magari attraverso la creazione di una Orchestra stabile insieme ad una Fondazione che gestisca tutto il sistema dei teatri, d’intesa almeno con il resto dell’area urbana e con l’Unical dove,ricordiamolo, ha sede il DAMS.


Per Mario Occhiuto la cultura è la fake news di Alarico che forse a Cosenza non è mai stato, i discutibili affreschi della Sala Consiliare, le improbabili monete costate 40mila euro per dare i contributi alle famiglie bisognose…e l’elenco potrebbe continuare.
Occhiuto in questi anni ha venduto patacche culturali, senza neppure la fantasia di Totò che almeno era riuscito a vendere Fontana di Trevi. Come meravigliarsi che qualcuno ride di noi, come oggi sulla stampa nazionale, e poi ci declassi pure?
Peccato che a perdere sia solo la nostra Città.

Gruppo PD Comune di Cosenza
03/01/2019

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