Partirà da Paola, stasera, all’insegna del motto “Continuiamo a lottare” la campagna elettorale del Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria, On. Graziano Di Natale, (Ri)candidato alla carica di consigliere regionale nella lista del Partito Democratico. L’avvocato paolano incontrerà in Piazza Del Popolo amici e sostenitori in un comizio iniziale che si preannuncia a dir poco scoppiettante. Il Vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta punta al colpaccio e lo fa forte dei risultati portati a termine nella porzione di mandato elettorale avuto a disposizione. Dalla Terapia Intensiva, passando per l’Hub Vaccinale, fino alla Legge 100. Il consigliere regionale alza l’asticella e chiama ad adunata la città del Santo: “Dalla Piazza del Popolo di Paola -Afferma- la mia Città, stasera alle 20.00 partirà il cammino che mi vedrà raggiungere tanti comuni della nostra provincia. Inizio da dove tutto è cominciato, la splendida Piazza del Popolo di Paola.Credo di essermi speso tanto per una Città che mi ha dato tanto e che,allo stesso tempo, amo con tutto il mio cuore. Dopo anni di assoluto anonimato si è assunta una centralità politico istituzionale senza precedenti. Ora tocca tutelare, custodire, proteggere dagli attacchi, dalle invidie, dalle gelosie tutto quello che abbiamo costruito insieme. La risposta sarà tutta in quella Piazza che, come al solito, darà la spinta giusta per continuare a lottare. Racconteremo di noi, delle nostre battaglie, delle nostre conquiste e di quanti, in questi mesi, hanno preferito restare negli spogliatoi anziché scendere in campo”. Intanto, sul fronte prettamente politico, sempre più associazioni e sigle di ogni tipo, starebbero aderendo alla proposta dinataliana di “Una Migliore Calabria”, provando a confezionare un vero e proprio “Pacco…Di Natale”, ai big che risiedono tra i Dem e ai responsabili del partito stesso.

La sua, al culmine di numerosi pressioni come da lui stesso denunciato, rischia di diventare per l’apparato del Partito Democratico regionale una brutta gatta da pelare, anzi bruttissima. Il motivo è prettamente politico. Graziano Di Natale è stato eletto alla Regione Calabria nel 2020 con circa 5000 consensi che non appartengono al PD ma alla corrente creata dallo stesso esponente politico nella provincia di Cosenza, ad eccezione del circolo paolano dei Dem, che, per inciso, anche questa volta lo sosterrà. A questo dato, si aggiunge l’ipotesi non trascurabile secondo cui, i vari Bevacqua e Iacucci potrebbero essere in calo di consensi poiché identificati come quella ‘parte del PD’ spesso finita nel mirino della critica, mentre l’incessante presenza sui territori dell’arcigno consigliere regionale eletto nella lista IRIC, impegnato nella battaglia sulla sanità pubblica, potrebbe portare in dote un consenso maggiore. In molti, temono l’ascesa di Graziano Di Natale e per questo sarebbe stato posto un presunto veto sulla candidatura di Lucia Nicoletti (Sindaca del comune di S. Stefano di Rogliano) nella lista del PD, proprio per evitare un voto congiunto dagli effetti devastanti, soprattutto nel Savuto. Ci sarebbe anche dell’altro. Va Considerato infatti quello che si starebbe verificando in molte sezioni del Partito Democratico cosentino. Il consigliere uscente ha diramato ai circoli una lettera contenente un’appello vero e proprio: “Cari iscritti, simpatizzanti e militanti del partito Democratico, mi rivolgo a voi che siete il cuore pulsante del PD. Sostenetemi e rifondiamo il partito”, ed ancora “Ogni preferenza per me è un avviso di sfratto per loro”. Questa mossa, unitamente ad una campagna elettorale ormai avviata, avrebbe sortito l’effetto sperato per Di Natale. Stando ad alcune indiscrezioni infatti, molte anime del PD, alcune delle quali ormai ai margini del partito stesso, in queste ore starebbero ormai sostenendo la causa Dinataliana. Si starebbe verificando una sorta di “Ribellione interna” da parte dei sostenitori di un certo metodo politico, ormai lontano dalla visione di alcuni big dei Dem. Nei circoli vi è fermento. Di Natale è pulito. Non ha, per sua stessa ammissione, dietro finanziatori e Lobby, parla un linguaggio di sinistra e porta avanti le battaglie giuste. L’onda anomala sarebbe ormai in azione. A Graziano Di Natale il compito di calvacarla, agli altri candidati quello di arginare un passaggio di consegne che non appare essere più utopia.