Momenti contrastanti in casa Dem. A meno di 24 ore dall’apertura dei seggi gli umori tra i candidati del Partito Democratico per la Circoscrizione Nord appaiono essere sempre più diversi, quasi asettici. Franco Iacucci, Presidente della Provincia di Cosenza, finito nel centro delle critiche per alcune presunte strade provinciali attenzionate a poche ore dal voto, ha annullato l’incotro pubblico previsto nella segreteria politica di Amantea. A darne comunicazione, soltanto il segretario del circolo Dem Amanteano, Enzo Giacco, sostenitore nel comune Tirrenico, alla pari di Tommaso Signorelli, del politico ex uomo di Mario Oliverio. Queste le dichiarazioni di Giacco: “Il comizio di chiusura di Francesco Iacucci previsto per stasera ad Amantea non protrà tenersi per via di un concomitante inpegno a Cosenza, dove la presenza di Iacucci – anche in qualità di Presidente della Provincia – è stata richiesta dai vertici del Partito Democratico per il comizio di chiusura del candidato Sindaco Franz Caruso.
Per chi riesce ci vediamo a Cosenza dalle 19.00 in poi”. Iacucci “Bidona” Amantea (Usando un eufemismo) per sostenere Caruso a Cosenza. Amantea, appunto, proprio dove, qualche giorno Primo, Graziano Di Natale riempiva piazza commercio lanciando stoccate al vetriolo verso “Vecchi arnesi del centrosinistra”. Un fatto curioso che potrebbe animare nell’epicentro tirrenico ragionamenti e considerazioni di ogni genere.

Non se la passa nemmeno tanto meglio, Domenico “Mimmo” Bevacqua. La chiusura della campagna elettorale ha registrato un brusco calo di presenze (Foto).

Il comizio a Longobucco avrebbe lasciato qualche perplessità agli addetti ai lavori. Sebbene Longobucco sia un piccolo paese della provincia di Cosenza, si ci sarebbe aspettato qualcosa in più, in una sua roccaforte. Bevacqua sarebbe in calo. Parte del suo elettorato nei circoli sarebbe stato intercettato dai Guccioniani e dagli Adamiani nell’intento di dare linfa a Iacucci. Oliverio starebbe inoltre facendo il resto, incassando i voti di quel PD che lo aveva dapprima sedotto e poi abbandonato. Molti Dem, inoltre, starebbero votando centrodestra. Un serbatoio quello dei Democrat che rischia di contenere poca benzina per due o più macchine in corsa. Chi invece sembra godere di un momento opposto è Graziano Di Natale, che nella sua Paola fa il botto, e davanti ad una Piazza Del Popolo ricolma di gente e di passione arringa la folla e traccia la rotta. Dopo i durissimi attacchi dell’assessore del comune di Paola, con delega all’emergenza Covid, Dott. Ernesto Trotta: “Noi i vaccini li facciamo al Palatenda che è Hub regionale non negli studi privati”, il Consigliere regionale uscente ha demolito l’assetto politico bipartisan spendendo parole di elogio verso i tanti giovani aderenti al progetto politico. Non è mancata qualche stoccata: “La gente non è stanca del Partito Democratico ma di chi ha governato i Processi di Gestione del centrosinistra negli ultimi 10 anni in Calabria”. Ed ancora: “Sono quelli che percepiscono indennità pubbliche e rendono noti gli Iban per chiedere fondi per la Campagna elettorale, mentre la gente non arriva a fine mese. Noi siamo l’antitesi di tutto ciò”. Inoltre: “Sulla sanità ci siamo sempre stati. Appena rieletto chiederò che la facoltà di medicina nelle università calabresi sia a numero aperto e non più chiuso”. Applausi, entusiamo. La battaglia delle piazze l’ha vinta senza ombra di dubbio Graziano Di Natale. Per i big del PD è notte fonda o così sembrerebbe. Le elezioni regionali sono ormai arrivate. Riuscirà l’onda anomala dinataliana a spazzare via la nomenclatura Dem? I “Rinnovatori” lo auspicano. Facciano gli scongiuri gli altri “diretti interessati”.