“Crisi di Governo? Per me va bene. Nessun problema e men che meno di natura personale se ci sarà da tornare all’opposizione”

Ad affermarlo,  è Nicola Morra, parlamentare cosentino, presidente dell’Antimafia

 

Nell’intervista al quotidiano “La veritá” Morra ha spaziato dalla politica pur sempre “pupa” nelle mani dei “pupari” della mafia e ovviamente, alla ferita di governo.

Morra, abbastanza polemico e critico, haha ricorda che Salvini era ed è da mandare a processo ler la vicenda Diciotti. “Lei è tra quelli che volevano votare per il processo a Salvini, prima che ci fosse il voto online”

chiede Daniele Capezzone. «Io sono tra quelli – risponde Morra -che sostenevano che neanche si dovesse votare online. Sottoporre a voto ciò che era paradigmaticamente un nostro fondamento era già una perdita di visione. Ora accetto l’esito del voto. Come diceva Longanesi, più che avere ragione, occorre farsela riconoscere…». Come finisce la partita Tav? «Mi auguro finisca nella coscienza del fatto che l’Italia abbia bisogno di ben altro. In un mondo di informazione e beni immateriali, investire solo nella fisicità rischia di essere un approccio arcaico. Fermo restando che conosco bene l’arretratezza, soprattutto in alcune parti del Mezzogiorno dove servono 3 ore per fare 120 km». «Io non ho problemi. Ho sempre ribadito che si può far bene anche all’opposizione. Abbiamo il dovere di far bene. Se invece, per mantenere il governo, non ci si mettesse più in condizione di far bene, tradiremmo il nostro mandato. Mai confondere gli strumenti con le finalità».

Nicola Morra, dunque ha palesato insoddisfazione e qualche mal di pancia.

Che sia un segnale di frattura?