“Con sentenza numero 1949/2021, pubblicata in data odierna, il TAR Calabria ha deciso in merito ai numerosi ricorsi proposti dal precedente gestore nei confronti dei Comuni di Acquappesa e di Guardia Piemontese.
Il TAR Calabria, con la corposa decisione – che ha riunito tutti i giudizi – ha dichiarato inammissibili ed infondati 3 dei 4 ricorsi proposti dalla SaTeCa, confermando, nel complesso, la legittimità dell’operato delle Amministrazioni comunali.
Rispetto all’unico ricorso oggetto di accoglimento, le Amministrazioni comunali ricorreranno in appello innanzi al Consiglio di Stato, non condividendo le motivazioni della decisione nella quale, più volte, lo stesso giudice amministrativo ha dovuto ammettere la poca chiarezza (“non perspicua”) del contenuto dei Protocolli sottoscritti nel 2016 e nel 2019 e la “formulazione ambigua” degli stessi. Il TAR, sul punto, ha omesso di valutare lo stato di degrado tangibile e visibile del compendio e delle sorgenti lasciato dal precedente gestore – reso noto alle istituzioni ed alla cittadinanza – puntualmente cristallizzato nel verbale di consistenza redatto e prodotto nei giudizi amministrativi che denota, senza incertezza alcuna, proprio quegli “inadempimenti del sub-concessionario” di cui si parla, in astratto, nella decisione, ma che non sono stati, immotivatamente, valutati dal TAR. Degrado e inadempimento che hanno cagionato danni milionari alle strutture di proprietà comunale e regionale e che dovranno essere risarciti dal precedente gestore, indipendentemente dalla decisione anzidetta. L’impugnazione della sentenza è, dunque, per le Amministrazioni comunali doverosa sul piano giudiziario ed istituzionale anche in ragione della legittimità della concessione delle sorgenti, degli atti regolamentari adottati e delle procedure avviate dai Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, tutti pienamente confermati dal TAR”. È quanto rendono noto Francesco Tripicchio, sindaco del comune di Acquappesa e Vincenzo Rocchetti, primo cittadino di Guardia Piemontese.